ROMA – ''Piu' che arrabbiata, sono delusa: mi sarebbe davvero piaciuto presentare il Festival''. Tamara Ecclestone racconta a Vanity Fair, sul numero in edicola domani la sua versione dei fatti che l'hanno vista prima scritturata e poi esclusa dalla grande kermesse musicale capitanata da Gianni Morandi. ''La verita' e' che noi avevamo gia' confermato tutto e firmato i contratti.
Ero pronta a partire per il primo servizio fotografico quando la mia manager, il venerdi', ha ricevuto un'email in cui si richiedeva improvvisamente la mia presenza per altri dieci giorni. Giorni non contemplati nel contratto e che io non avevo previsto: mi era impossibile organizzarmi con un preavviso cosi' breve.
A differenza di quello che molti credono – continua -, ho anch'io i miei impegni di lavoro, e un'agenda piuttosto fitta''. Non l'hanno cacciata per i capricci? ''Non credo proprio. Le uniche cose che avevo chiesto, dato che non vivo in Italia, erano un volo per me e la mia manager, e una camera d'albergo. Non mi sembrano richieste irragionevoli''.
''Sarei stata volentieri a Sanremo. Non mi piace Montecarlo'', aggiunge spiegando che ''La cosa che piu' mi rattrista e' essere definita capricciosa e poco professionale. Non e' cosi'. Ma auguro comunque a quest'edizione un grande successo''. E poi ancora ''Morandi? sembra molto piu' giovane della sua eta'. Anche se insisteva a parlarmi in italiano, e questo mi rendeva nervosa''.
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