ROMA – Non siamo tra quelli che fanno la “Ola” ad ogni decisione del presidente Napolitano, e non apprezziamo neppure le derive presidenzialiste in atto da qualche tempo, ma proprio per questo ci sembra doveroso esplicitare un apprezzamento convinto per il metodo e il merito delle scelte compiute dal Quirinale con la nomina dei nuovi senatori a vita.
L’articolo 59 della Costituzione, nel definire questa prerogativa presidenziale, esplicita anche l’obbligo di scegliere le candidate e i candidati tra quanti abbiano onorato lla Patria acquisendo ” Altissimi meriti” nel campo artistico, letterario, scientifico, sociale.
Mai come in questo caso sono state scelte persone che corrispondono alla lettera e allo spirito del dettato costituzionale, infatti non sono state gradite da chi pensa che la Costituzione sia un ferro vecchio da buttare o da piegare ai propri interessi o conflitti di interessi.
Che piaccia o no, i nomi di Abbado, Cattaneo, Piano, Rubbia, rappresentano eccellenze nazionali che hanno davvero ” Onorato” la nazione nel mondo.
Non sono politici mascherati da artisti, ricercatori, scienziati o architetti, non rispondono ai vecchi criteri della lottizzazione, ma sono persone che hanno una biografia fatta di opere, di studi, di ricerche, apprezzate ovunque nel mondo.
Chiunque abbia solo dato una sbirciata alle loro storie, sa anche che si tratta di personalità che hanno già dimostrato di avere quella indipendenza di giudizio e quella autonomia da ogni parte politica, che il presidente Napolitano ha voluto richiamare nel suo messaggio.
Ci potevano essere anche altri nomi? Certamente si, ma quelli indicati sono incontestabili, a meno che non si inforchino gli occhiali del pregiudizio e della propaganda.
Alcuni forzisti si sono detti delusi perché speravano nella nomina di Silvio Berlusconi a senatore a vita.
Forse lo hanno fatto solo per affetto o perché così si usa da quelle parti, ma in questo modo non hanno neppure fatto un favore al datore di lavoro, perché hanno reso ancora più evidente che una persona appena condannata in via definitiva non solo non potrebbe essere nominata senatore a vita, ma neppure senatore.
Auguri, dunque, ai quattro senatori a vita, con la speranza che possano e vogliano portare anche dentro le istituzioni repubblicane il peso ed il valore di chi , nella vita, ha davvero contribuito ad ” Onorare” l’Italia e la sua Costituzione.
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