ROMA – Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha annunciato,in una intervista a Repubblica, che nei primi 100 giorni del suo eventuale governo, farè approvare una legge contro il conflitto di interessi.
Forse sarebbe stato meglio farlo 20 anni fa quando chi osò chiederlo fu trattato come un estremista, uno sfascia carrozze, uno che non capiva le necessità della politica e così Berlusconi ne approfittò per trasformare una debolezza nel suo punto di forza.
Non contento di possedere tre reti riuscì a mettere le mani anche sulla Rai dando vita ad un mostro chiamato Raiset controllato da una cordata trasversale di fedelissimi e da utili idioti travestiti da “Sinistri”.
Dal momento che le cambiali si debbono onorare oggi il Cavaliere presenta il conto ai suoi dipendenti e chiede di essere ospitato ogni giorno, ovunque, senza contraddittorio, non solo nei salotti di casa, ma anche e soprattutto, nei tinello della Rai.
Del resto nel consiglio di amministrazione siedono 4 fedelissimi, e a viale Mazzini continua a dominare quella Struttura Delta già protagonista nei momenti più penosi del berlusconismo, quando, addirittura ,si arrivò a cancellare le trasmissioni elettorali pur di non ” amplificare” la sconfitta del cavaliere.
Il direttore Gubitosi ha ora deciso, anche per arginare l’offensiva, di bloccare le comparsate politiche durante le prossime festività.
Varrà da subito e per tutti? Dal momento che la presidente e il direttore generale sono stati indicati da Monti il principio si estenderà al governo o, in quel caso, si invocherà , anche legittimamente, il diritto di cronaca? Quale atteggiamento sarà tenuto nei confronti di chi, dentro Palazzo Chigi, sta organizzando e promuovendo la sua lista?
“A pensare male si fa peccato, ma…” , con quel che segue, ma non vorremmo proprio che le prossime settimane ci riservassero una sorta di bipolarismo mediatico con Mediaset schierata al fianco dell’editore ed una Rai sedotta dalle sirene del governo editore di riferimento…
Se fossimo in Bersani nella agenda dell’eventuale governo futuro accanto al conflitto di interessi metteremmo anche il superamento della legge Gasparri, la normativa antitrust e magari anche la liberazione delle Aurorità di garanzia e della Rai dalle interferenze dei partiti e dei governi. Ieri da quello di Berlusconi, oggi da quello di Monti e domani, forse, anche dal governo Bersani.
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