ROMA – Gli exit poll hanno sbagliato di un niente, solo otto punti percentuali: avevano dato il Pd al 33 per cento, la realtà è stata 41 per cento. Otto punti percentuali di errore, dentro otto punti percentuali di errore ci sta chiunque, chiunque e da solo. Senza bisogno di ricerche, istituti, lavoro, soldi…chiunque da solo è in grado di dire quanti voti prenderà un partito se gli si consente otto punti di margine di errore. Gli exit poll non hanno visto, c’è stato per chi faceva le interviste ai seggi dopo il voto qualcosa di tanto grosso quanto invisibile.
Gli exit poll...ma non avevano visto neanche i sondaggi. Bloccati nella loro diffusione a 15 giorni prima del voto, il più vicino dei sondaggi alla realtà dava il Pd al 34 per cento, sette punti lontano dal vero. E i sondaggi commissionati, lavorati, pagati nei 15 giorni “muti alla stampa” anche questi non avevano visto. Nessuno collocava il Pd sopra il 33/34 per cento. La quota più indicata era tra il 30 e il 32 per cento. Per capirci, exit poll e sondaggi hanno sbagliato nell’ordine e grandezza di circa tre milioni di voti. O sono ciechi quindi o c’è stato qualcosa di invisibile per loro. O un po’ e contemporaneamente tutte e due le circostanze insieme: ciechi e impossibilitati a vedere l’invisibile.
L’invisibile non visto da alcun giornale di carta stampata e commentatore e politologo. L’invisibile non avvistato in nessun talk show televisivo né dai conduttori, né dagli ospiti né dal pubblico in studio, né dal dibattito (si fa per dire). E chi è questo invisibile, questo tizio e caio e sempronio che nessuno ha visto? E’ niente meno che l’elettore decisivo, quello che ha deciso il risultato, l’elettore del “Mai votato Pd ma voto Renzi”. E’ questo elettore che ha deciso la partita, anzi ha fatto in modo che non ci fosse partita. E’ questo elettore che ha dto a Renzi il 41 per cento, qualcosa mai data a nessun partito, coalizione e leader della sinistra e/o del centro sinistra italiano.
L’elettore “mai votato Pd e voto Renzi”, centinaia di migliaia nel nord ovest e nel nord est, a Milano, in Lombardia, Piemonte, Veneto. Centinaia di migliaia a Roma e al centro del paese. E anche, sia pure in misura minore, al Sud. L’elettore che nella sua vita ha votato magari Democrazia Cristiana e Partito Repubblicano o Partito Liberale, quando c’erano. L’elettore non certo giovane che non ha mai votato Pc e neanche Pds e neanche Ds. Stavolta ha votato Renzi. L’elettore, più giovane, che nella sua vita ha anche votato qualche volta Berlusconi o che l’ultima volta ha votato Monti. Mai aveva votato a sinistra, stavolta ha votato Renzi.
Questo elettore tipo, questo tipo di elettore ha dato a Renzi quel che mai era accaduto in Italia: che un partito di sinistra raccolga voti e tanti tra elettori che mai a sinistra avevano votato.
Perché nessuno l’ha visto questo elettore decisivo? Perché questo elettore un po’, anzi molto, si è nascosto. Ai sondaggi, agli exit, alla chiacchiera da bar o in famiglia, un po’ anche a se stesso. Per lui/lei si trattava di una trasgressione, da consumare convinti ma senza clamore: votare Pd. Sì, lui/lei votavano Renzi. Ma per farlo dovevano votare anche Pd e questo era, doveva essere, un passaggio silenzioso e a suo modo pudico. Insomma l’elettore decisivo covava il suo voto a Renzi ma non lo diceva perché era anche voto al Pd.
Perché si è nascosto, ma l’elettore decisivo non è stato visto anche perché la sceneggiatura cui più o meno tutti si attengono quando si gira il film politica/società è una sceneggiatura troppo semplice, piatta e tutto sommato artificiale. Sì, insomma una sceneggiatura da “Vacanze nel seggio” fatta propria anche dalla grande stampa e dalla tv più seguita. Basta accendere una luce accecante (Grillo) e gli occhi di stampa, tv e opinione pubblica restano abbagliati, ipnotizzati. Fino al punto di non vedere che gli ottanta euro al mese in busta paga sono carne e ossa di vita reale, fino al punto di considerare ininfluente ai fini elettorali la prima restituzione fiscale da un paio di decenni.
E infine, ultimo ma davvero ultimo, l’elettore decisivo non è stato visto perché, qualora mai qualcuno l’avesse avvistato, non avrebbe fatto bella figura a segnalarlo. Anzi, magari ne avrebbe ricavato improperi e fastidi. Non solo dalle “guardie rosse” pro M5S del web (che faranno adesso, chiederanno una Norimberga per il 79 per cento di chi ha votato?). Presidiano il web e il nuovo conformismo vuole che chi presidia il web controlla la società. Non vero, è pura pigrizia mentale la secca equazione. Improperi potevano venire e anche fastidi anche fuori del web, una volta immaginata una marea M5S meglio non mettersi contro vento.
L’elettore, i tanti lei/lui che hanno deciso che Renzi doppiasse Grillo (al Pd il doppio dei voti di M5S) si sono un po’ nascosti, un po’ nessuno aveva testa e voglia per vederli. Loro ci hanno pensato e hanno votato, come mai nella storia italiana. Scusate se è poco…
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