Salvini: genocidio immaginario allo spaccio delle opinioni

Salvini: genocidio immaginario allo spaccio delle opinioni
Salvini: genocidio immaginario allo spaccio delle opinioni (foto Ansa)

ROMA – Matteo Salvini ha pubblicamente lanciato vigoroso allarme per il “genocidio degli italiani”. Attenzione, rewind sulle parole: genocidio, cioè eliminazione e sterminio di un’etnia, di una popolazione. Quindi Salvini grida la sua denuncia per lo sterminio ed eliminazione degli italiani. Genocidio in atto oggi, qui e ora come Salvini spiega.

C’è un che di instabile e di incongruo tra il politico, il difensore di un’etnia sottoposta a sterminio, sterminio in atto, che va ogni sera ospite in televisione ed è protagonista sui giornali tre volte a settimana, quando vuole va in parlamento, viene ricevuto dal Capo di Stato, gira libero e all’occorrenza protetto dalla polizia e lo sterminio stesso. Se la sorte degli italiani è qui e oggi analoga a quella degli ebrei sotto Hitler o degli armeni sotto i turchi o degli albigesi sotto i Papi o di chi aveva un titolo di studio sotto Pol Pot o degli indios sotto gli spagnoli, qualcuno ricorda un leader ebreo intervistato dai giornali del Reich, un capo armeno libero di chiamare gli armeni alla resistenza, un “eretico” scortato in giro dai soldati del Papa, un azteco ricevuto dal re di Spagna?

No, non se ne ricordano. Tra Salvini che fa libera propaganda e il genocidio c’è infatti di mezzo l’oceano della realtà, anzi un’intera panoplia di oceani tra cui, non ultimo, quello della serietà.

Genocidio…Salvini coniuga, compatta, compone questa serie di vocali e consonanti con estrema leggerezza e totale irresponsabilità. Tali da indurre il dubbio fondato di un sotto fondo di ignoranza, lo sa Salvini cosa è un genocidio? Sì, lo sa, certo che lo sa. Però chi se ne frega se genocidio è cosa che per fortuna gli italiani neanche negli incubi se lo sognano. Genocidio è un buon rumore da pronunciare e Salvini lo pronuncia, lo grida.

Genocidio poi perché? Genocidio di italiani perché in Italia nel 2015 arriveranno 250mila circa tra profughi e migranti. Di questi la metà se ne va fuori d’Italia in maniera più o meno legali. Di quelli che restano la metà viene rimpatriata e respinta, l’altra metà resta. Quindi il genocidio, la cancellazione dell’etnia italiana oggi circa 55 milioni di umani, avviene perché nel 2015 in Italia ci saranno circa 70 mila di “quelli”.

Altri 50 mila circa però erano rimasti l’anno scorso, 70 mila quest’anno, lo vedo che anno dopo anno è l’invasione? A settantamila l’anno…Ci vogliono dieci anni per fare settecentomila, cento anni per fare sette milioni. Sì, effettivamente se continua così tra un secolo “quelli”, alleandosi con i cinque milioni di “loro” che in Italia già ci stanno, avranno raggiunto il numero, la massa critica, per tentare il genocidio dei 55 milioni di italiani…

Il genocidio di italiani in atto gridato da Salvini e raccolto dalla stampa è irreale, immaginario, implausibile, allucinato, allucinogeno. E’ un composto di sostanze psicotrope politiche/sociali/mitico/mistiche. E’ peyote della propaganda, ecstasy della chiacchiera, eroina della comunicazione, lsd della “creatività” politica. Il tutto intinto e confezionato nelle scorie di produzione della chimica della razza contro razza. Dicono sia una libera opinione quella di Matteo Salvini sul genocidio degli italiani. No, libera opinione è quella sul respingere i migranti sempre e comunque. O carcerarli allo sbarco. O chiudere i porti…Ma il genocidio degli italiani in atto da parte di profughi e migranti alleati con governo e Chiesa e magari Bce ed euro non è opinione, è spaccio.

Ma

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