ROMA – E’ il Caso che si ammucchia e fa catena, oppure c’è a tener tutto legato in sequenza in Disegno Intelligente? Come che sia, ecco gli anelli della catena. Primo: l’asta dei Bot della mattina del 12 gennaio. I bot ad un anno vengono venduti, piazzati dallo Stato ad un tasso di interesse più che dimezzato rispetto all’asta precedente. Cioè di prima mattina di giovedì lo Stato vende miliardi del suo debito pagando di interessi meno della metà dell’ultima volta che l’aveva fatto. Chi compra, i famosi mercati, giudica dimezzato il rischio, chiede interessi dimezzati, insomma si fida il doppio di alcune settimane prima. Si fida il mercato, almeno fino a dove vede o crede di vedere. Si fida per un anno e lo dimostra a suon di miliardi di Bot comprati a tassi dimezzati.
Secondo anello della sequenza: sono le due del pomeriggio dello stesso giovedì, dello stesso giorno e alla Camera dei deputati si materializza e si manifesta una maggioranza che sembrava sparita. La maggioranza Bossi-Berlusconi. Insieme votano e insieme negano l’autorizzazione all’arresto per Nicola Cosentino. Ma questo della “salvezza” dell’ex sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale campano del Pdl è in fondo un dettaglio. Quel che conta e impressiona le cronache parlamentari e i resoconti politici è la resurrezione della maggioranza Bossi-Berlusconi. Non sono svaniti, sono vivi e lottano. Per tutte le ore del pomeriggio e della sera, e poi sui giornali del giorno dopo, si racconta di una nuova intesa tra i due. Anzi, qualcosa di più di un’intesa, quasi un piano, un piano di azione. Piano che prevederebbe minima correzione alla legge elettorale per poter conservare nella sostanza il “Porcellum”, cioè quella legge elettorale che consente a Bossi e Berlusconi di nominare tutti i futuri parlamentari eletti nelle liste dei loro due partiti e regala il premio di maggioranza in seggi alla Camera alla coalizione che prende un voto in più. Premio di maggioranza anche alla coalizione che dovesse raccogliere solo il 30/35 per cento dei voti, basta che gli altri ne abbiano uno di meno di voto. Conservare il “Porcellum” ed usarlo, per andare a votare nel 2012, dando comunque il ben servito a Monti e al suo governo prima del 2013. Insomma i due, Bossi e Berlusconi, anche se ammaccati, fanno ancora squadra e contano di fare anche “quadra”.
Al mattino di venerdì 13, vero o falso che sia, chiunque legga un giornale legge di questo piano, o almeno di questa voglia, di Bossi e Berlusconi di cominciare, almeno cominciare il lavoro che porta a chiudere la parentesi Monti. Di questo piano, di questa voglia di andare a votare più prima che dopo con la stessa legge elettorale e con la stessa alleanza che c’era e governava prima, prima di Monti. Si racconta di una facezia, di uno scherzo verbale di Berlusconi: “Ora mi aspetto che Napolitano mi chiami e mi dica: ho verificato che la crisi non dipendeva da lei e quindi le riconsegno il governo”. Uno scherzo, ma sotto ogni scherzo… Di certo il Berlusconi ufficiale si schierava contro le liberalizzazioni in arrivo e metà del suo Pdl, la metà di Santanché e La Russa, pubblicamente brindava alla rinascita della maggioranza che c’era prima, prima di Monti.
Vero o falso che sia, al mattino di venerdì 13 questo in Italia si scrive e si legge. E, al mattino di venerdì 13, il terzo anello della catena: l’asta dei Btp a tre anni. Si vendono ma con qualche fatica e il tasso di interesse da pagare a chi li compra cala del 10% circa: dal 5,6 al 4,8. Dieci per cento in meno di interessi da pagare sui titoli in scadenza a tre anni. Il giorno prima il calo era stato superiore al 50 per cento sui titoli in scadenza ad un anno. Allungando la scadenza, la ritrovata fiducia dei mercati in 24 ore cala dal 50 e passa al 10 per cento. Forse è il Caso che ammucchia e fa catena, oppure chi legge intelligente le cose di Italia si fa il suo disegno. Tradotto in soldi: per un anno i soldi te li presto, mi fido e chiedo poco di interessi. Per tre anni i soldi te li presto meno, mi fido molto meno e chiedo molto più di interesse perché a tre anni ti vedo a rischio. Il Caso di fatti e voci politiche che a caso si ammucchiano con i comportamenti del mercato o il Disegno Intelligente di chi collega politica ed economia e si regola di conseguenza con i suoi soldi?
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