ROMA – Con i se e con i ma la storia non si fa, eppure ci fosse stato il Pd di Bersani l’Italia sarebbe il terzo paese, con Francia e Gran Bretagna, ad avere come partito più votato un partito No Euro. Solo con questo pensiero e metro si apprezza la misura, la dimensione di quel che Matteo Renzi ha prodotto, indotto, allestito e determinato in diffusa complicità con l’elettorato italiano. Renzi ha prodotto, indotto etc…una Italia No Grillo mentre monta una Europa No Euro.
Matteo Salvini la spara grossa quando dice a Radio 24 che “l’euro è finito, ha soli pochi mesi di vita, sicuro, garantito”. Esagera il vittorioso leader leghista (sei per cento) e sarà sempre troppo tardi il giorno in cui chiunque, anche un Salvini, dovesse assumersi la responsabilità reale di quello che dice (e se qualcuno ci crede all’euro che smette di essere una moneta tra pochi mesi?). Esagera Salvini trionfante e un po tronfio nella sua irresponsabilità. Però non c’è dubbio che nel Parlamento europeo appena eletto ci saranno cento e più di cento che vanno là per smontare l’Europa, in definitiva e alla lunga per chiuderlo quel Parlamento dove sono appena entrati.
Ci si può consolare, qualcuno lo fa. con i numeri: 150 al massimo No Europa e No Euro su 751 per l’esattezza. Se è una consolazione, è di carta velina: appena la impugni si sfalda sotto le mani. Il Parlamento europeo sarà sì governabile, ma diventerà teatrino e teatro, andrà lento, sarà boicottato dall’interno. E, comunque vada a Bruxelles, resta che Nigel Farage, il capo del partito più votato in Gran Bretagna, l’Europa non la vuole vedere nemmeno dipinta. Un britannico su tre di quelli che hanno votato vuole il suo paese sia fuori, distante dall’Europa. Resta che Marine Le Pen, votata da un francese su quattro, vuole la Francia esca dall’euro, dall’Europa e da tutto ciò che non sia “l’esagono sacro” della Francia che fu, che era.
Francia e Gran Bretagna, società e sistemi politici più saldi di quello italiano che fibrillano e si scompongono al punto di avere come partito più votato quello di più destra e niente Europa. Se in Europa, nei grandi paesi europei, va così a maggior ragione in Italia poteva, se non addirittura doveva, andare così anche qui. Anche qui i No Euro al primo posto, posto soffiato al partito di governo, i Conservatori a Londra, i socialisti a Parigi. Qui invece i No Euro, anche se li sommi tutti e impropriamente sommi M5S, Lega e Tspipras e Fratelli d’Italia fanno tutti insieme 35 per cento, meno di quanto Renzi fa da solo.
Qui da noi il voto annunciato era No Euro e invece arriva un No Grillo. Magari educato e anche con il tono di un “no, grazie”. Ma è un No Grillo e non ci piove. Partiti venuti fuori dal nulla o venuti su dal peggio conquistano il primo posto in Gran Bretagna e Francia. Grillo ed M5S arrivano secondi in Italia con 20 punti percentuali di distacco, perdono voti in cifra assoluta e in percentuale sui votanti, l’elettorato ha risposto: No Grillo, grazie, proprio no”.