ROMA – Quanto faceva alla fine del 2012 la somma di tutte le tasse sulla casa? Faceva cinquanta miliardi abbondanti. E quanto deve fare alla fine del 2013 la somma di tutte le tasse sulla casa? Nessuno lo ha detto di preciso ma potete scommettere che dovrà fare più o memo…cinquanta miliardi abbondanti. E’ morta l’Imu, quella sulla prima casa. Viva la Ics, la tassa comunale sui servizi. Cambiano i nomi e parte la lotteria a chi pagherà di più o di meno. Ma non cambiano le tasse da pagare, non la loro entità complessiva. Per il semplice, ottimo, evidente, solare ma al tempo stesso invisibile e occultato motivo: nessuno, nessun governo, nessun partito, nessun Berlusconi, Grillo o Letta può far diventare quaranta nel 2013 quei cinquanta miliardi di tasse sulla casa del 2012.
Nel 2012 si è pagato così: 11, 6 miliardi di Imu dalle imprese, 6,3 miliardi di Imu su seconde case, negozi e uffici, 4,9 miliardi di Imu sulla prima casa, un miliardo di Imu sulle aree fabbricabili, 8 miliardi di Iva, sei di Irpef, 0,6 di Ires,0,8 di registro bollo, un miliardo di cedolare secca sugli affitti, 4,1 miliardi dalle compravendite di case. Totale: 50, 3 miliardi di tassazione sulla casa e dintorni come calcolato dal Sole 24 Ore.
Di questi 50 e passa miliardi è stato sospeso il pagamento di due, la rata di giugno di Imu sulla prima casa. Due miliardi sospesi che con tutta probabilità non saranno chiesti a settembre, sarebbe un suicidio politico. E se non vengono chiesti quei due miliardi a settembre, allora significa che non saranno chiesti neanche gli altri tre a dicembre: l’Imu sulla prima casa è morta. E insieme ad essa devono “morire” anche un po’ di miliardi Imu a carico delle imprese e forse dei negozi. Una morte fiscale quindi che riguarda almeno otto miliardi di euro.
Devono morire, sparire. Sparire dagli occhi dei contribuenti. Ma otto miliardi non possono sparire dalla somma delle entrate, dal gettito totale. E come si fa a farli sparire e a non farli sparire? Si prendono tutte le tasse sulla casa, cinquanta miliardi, e si frullano dentro un grande frullatore. Si aggiunge a “frullare” la Tarsu, insomma la Tares, la tassa sui rifiuti e sugli altri servizi comunali. Si mescola ben bene e poi…Poi si versa il “frullato”.
Il frullato di tasse si chiamerà, anzi già si chiama Ics. Imposta comunale servizi. E quant’è questa Ics? Quanto viene alla fine dei conti? Deve venire in totale cinquanta miliardi, più i miliardi che oggi i contribuenti pagano per la Tarsu, eventualmente rivalutati. Sì, va bene, ma quant’è, quanto viene a testa?
Questo di preciso non si sa, si attendono decisioni del governo. Ma a testa certamente verrà non un euro in meno dei circa 250 a famiglia che è costata l’Imu prima casa. A testa…Bisognerà vedere quali sono le “teste”. Ciascuno a fine anno dovrà e potrà fare somma e confronto. Nel 2012 di Imu e di Tarsu e di altre tasse sulla casa ho pagato tot. Nel 2013, tolta l’Imu sulla prima casa, tolta la vecchia Tarsu, di Ics pago…tot. Qualcuno ci guadagnerà, non molto. Qualcuno ci rimetterà, non moltissimo. Quel che è certo è che le tasse sulla casa spariranno almeno un po’ dagli occhi, non certo dal portafoglio.
Se hai una sola casa di proprietà, come accade alla stragrande maggioranza degli italiani, sarai sì esentato dall’Imu prima casa ma è presumibile che la nuova Ics si rimangerà in parte i 250 euro in meno in media pagati a famiglia. In parte, non tutti. Ma in parte se li rimangerà. Se li rimangerà in parte ancora più grossa se il governo deciderà di legare l’Imu prima casa al reddito dichiarato. In quel caso se hai la sfortuna di dichiarare quel che davvero guadagni, capita a relativamente pochi, lo sconto Imu prima casa verrà rimangiato in bella e consistente parte.
Se invece l’Imu prima casa dovesse essere legata al valore dell’immobile, allora sarà una lotteria, un monopoli tra Catasto e rendite, un Monopoli con i dadi truccati. Comunque non è dato sapere, occorre attendere luglio e forse agosto per fare somme e confronti ciascuno nella sua tasca tra 2012 e 2013. Qualcuno ci guadagnerà, qualcuno ci rimetterà ma il monte tasse sulla casa resterà della stessa altezza, magari cambiando nome alle “cime” più visibili e significative. Lo sky line perfetto, quello che meglio si adatta ad un paese attentissimo, suscettibile, irascibile e rabbioso verso chi lo prende in giro e teneramente, dolcemente facile e propenso a prendersi in giro da solo.
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