ROMA – Il fantasma di Walter e i suoi derivati incombe ancora sul Campidoglio. Scherzando ma non troppo, come deve essere accolta la nomina a vice di Ignazio Marino con delega pesante al (disastrato) bilancio di Roma Capitale di Marco Causi, già assessore sempre al Bilancio dal 2001 al 2008, Walter Veltroni regnante?
Mr Derivati e non “Mr Wolf risolvo problemi” è il nomignolo che si è guadagnato, per l’assoluta competenza di ordinario di Economia a Roma Tre, “per la sua dimestichezza con la finanza creativa, dimostrata dai buchi di bilancio” segnala Mario Ajello sul Messaggero. Invenzioni di una certa stampa dice lui stizzito, perché “i famosi derivati che un certo giornalismo superficiale chiama bond, erano obbligatori”.
Che giocando con quei famigerati e non famosi contratti di indecifrabili swap è sempre il banco, cioè la banca, a vincere, non lo dice. E nemmeno dice che a rendere estremamente appetibile il mercato dei derivati è la possibilità, fino alla scadenza del contratto, di non mettere a bilancio le eventuali perdite. Salvo scoprirle a babbo morto.
La doppia poltrona – è parlamentare per meriti veltroniani dal 2008 – non lo imbarazza? No, perché da assessore rinuncerà allo stipendio e poi perché “è più utile alla città se resto a Montecitorio”. Alla città? Non sarà perché alla durata della giunta crede solo Marino – tanto che per trovare qualcuno disposto a entrarci mancava solo che Matteo Orfini ordinasse la coscrizione obbligatoria – e a un paracadute come il seggio non è umanamente possibile rinunciare?