ROMA – Il semplice guardare una donna gli provoca pensieri impuri. Paolo Brosio, giornalista e scrittore, racconta a Radio Cusano Campus di essere “debole” e per questo di fare pensieri impuri nel guardare una donna che passa. Parlando poi della Madonna di Medjugorie, il devoto Brosio spiega che il suo compito è portare i messaggi che non è riuscita a consegnare a Fatima e che per avere aiuto bisogna prima andare da lei, che porterà poi la richiesta a Gesù.
Paolo Brosio parla della sua devozione alla Madonna e alle veggenti di Medjugorie durante una intervista a Radio Cusano Campus nel programma ECG condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il giornalista parlando delle apparizioni mariane ha detto:
“Quest’anno sono i 100 anni da Fatima, a Medjugorje, in 2 messaggi, la Madonna ha detto che è venuta a Medjugorje a terminare ciò che aveva iniziato a Fatima, dove aveva potuto svelare solo una parte dei segreti, mentre alcune parti del terzo segreto non sono state svelate. I tre segreti di Fatima trovano conclusione, probabilmente, nei dieci segreti di Medjugorje. Anche una parte della Chiesa pensa che queste apparizioni non siano vere, ma 40 milioni di persone sono andate in Bosnia, a Fatima le apparizioni si sono concluse con il fenomeno della rotazione del sole che si staccava e veniva verso la terra, visto da ottantamila persone”.
Parlando poi di peccati, si è schierato contro l’aborto e l’eutanasia, identificandoli come i mali della nostra era:
“Se segui Dio, ci sono cose che non puoi decidere di fare tue. Alcune cose che sono contro Dio noi li consideriamo diritti civili. Ogni anno nel mondo ci sono 50 milioni di aborti. L’aborto è stato presentato come una grande conquista, ma è contro Dio. Andiamo a staccare la vita a una persona staccando la spina, anche questo è considerato un diritto, stiamo facendo passare leggi sul testamento di una persona, che in realtà sono eutanasia e anche questo è contro Dio. L’antico testamento, la Bibbia e il Vangelo ci insegnano che è Dio che dà la vita e che la toglie. E della liberalizzazione delle droghe vogliamo parlare? Dobbiamo proteggerli i nostri ragazzi, spesso invece l’uso delle droghe leggere viene presentato come una conquista”.
Poi ha parlato del suo rapporto col sesso, dichiarando di essere passato dalla visione di “donna oggetto” a “donna tabernacolo della vita” grazie alla svolta religiosa:
“l mio rapporto con le donne e il sesso? E’ cambiato radicalmente, prima più donne belle avevo, più le sfoggiavo e le portavo in giro. La donna era un oggetto. Oggi ho capito che la donna è tabernacolo di vita, il ventre di una donna può procreare un figlio e metterlo al mondo. Fare del male a una donna, ingannare una donna, è un peccato mortale gravissimo. La prima chiesa è la famiglia, se non si prega in famiglia nascono figli sbandati, i genitori si separano, perché non hanno la forza di tenere in piedi il matrimonio. Io comunque non sono diventato un santo, quando passa una donna la guardo e dal mio cuore non è che escano dei pensieri tanto puri. Ma questo perché sono debole, star dietro a Dio non è facile, tante volte preghi preghi e poi caschi. L’amore si deve concretare nel fare figli, nel procreare. Se noi vogliamo amare una donna per godere noi stessi e basta diventa un problema”.
Ecco l’audio dell’intervista a Paolo Brosio di Radio Cusano Campus.