RIO DE JANEIRO – Nel Carnevale brasiliano di quest’anno debutta il topless: seni e capezzoli vengono esibiti senza più freni. A sfilare a Rio o a Salvador de Bahia, quest’anno sono infatti decine di ragazze e signore siliconate. Oltre al seno poi, ad essere passati sotto ai ferri, in moltissimi casi sono anche i glutei.
Ad accompagnare la festa come sempre c’è la samba, i costumi sgargianti, l’alcol ed il divertimento senza freni. La “cidade meravilhosa” che, con il Cristo Redentor che la protegge dall’alto, è da sempre il centro simbolico del Carnevale brasiliano. Il quale, anche quest’anno e almeno per una settimana, rappresenta nel modo migliore l’unione di tutti i brasiliani. Poveri e benestanti, classe media e ricchi sfondati durante il carnevale sfilano tutti assieme, senza le distinzioni sociali che caratterizzano il resto dell’anno.
“È una festa spettacolare che lascia senza fiato chi come me, per la prima volta ci si immerge”, spiega Gabriel, uno dei tanti stranieri che ha affittato una “fantasia”, così si chiamano qui i costumi, per sfilare. La spesa? 450 reais, circa 200 euro.
A Rio e Salvador in questi giorni sono scesi in strada milioni di persone in festa e, tra una sfilata e l’altra, il Brasile ha vissuto un’altra giornata “di gloria e festa”, per usare le parole dell’anchorman della tv Globo, quasi senza voce dopo dirette fiume che si susseguono dalla sera di venerdì 17. Nel Sambodromo disegnato dall’ultracentenario architetto Oscar Niemeyer si sono presentate le tredici “escolas” del Gruppo Speciale, la serie A del Carnevale carioca, scatenando l’entusiasmo dei 72.500 spettatori che hanno pagato l’equivalente di circa 26 milioni di euro per poter dire: “Io c’ero”. Un incasso record che supera di otto milioni di euro quanto totalizzato l’anno scorso.
Un business enorme ma democratico perché, fuori dal Sambodromo, dove si entra solo a pagamento, con posti il cui prezzo varia a seconda della posizione, chi vuole può partecipare gratuitamente alle sfilate carnevalesche seguendo i vari “trios electricos” e i “blocos” che fino a mercoledì 22 percorreranno le strade delle principali città brasiliane.
Oltre ad aver sdoganato il topless, a Rio e Salvador come detto hanno esordito le protesi ai glutei. Lo rivelano le statistiche delle cliniche specializzate in ritocchi alle reginette del samba che, mai come quest’ anno, hanno fatto ricorso al bisturi per migliorare la loro immagine. “Abbiamo aumentato gli interventi del 35% rispetto al 2011” spiega un chirurgo specializzato in questa applicazione.
Ma anche il seno si è preso la sua rivincita. Fino all’ultimo carnevale, era infatti rimasto il tabù della copertura del petto femminile con minuscoli cerotti ai capezzoli. Ma tra le sambiste viste sfilare negli ultimi due giorni a San Paolo e a Rio, è caduto l’ultimo baluardo del pudore brasileiro.
Certo, rimane ancora il divieto di “sambar” totalmente nude: indispensabile è indossare un tapa-sexo – traducibile con “copri sesso” – di almeno quattro centimetri per non essere squalificati.
Le immagini del Carnevale brasiliano (foto Ap/LaPresse):
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