LIPARI (MESSINA) – Una relazione finita male tra un parroco e una fedele sfocia in una “guerra” a colpi di denunce, esposti e perfino interviste televisive. I protagonisti della storia clandestina sono un sacerdote veneto di 53 anni e una donna di Messina di 47 anni, nubile, impiegata in uno studio professionale, che non si è voluta rassegnare alla chiusura del rapporto.
La storia d’amore sarebbe cominciata nel luglio scorso, con i primi incontri tra il parroco della chiesa di San Pietro apostolo, nella frazione collinare di Mili San Pietro (Messina), e la donna, in cerca di conforto spirituale.
Ben presto però il rapporto si sarebbe trasformato in qualcosa di più, finendo sulla bocca di tutti i fedeli e convincendo il prete a troncare la relazione.
Quando lo scandalo a luci rosse esplode il religioso viene trasferito a Malfa, un Comune di 800 anime sull’isola di Salina. Ma anche nel piccolo borgo delle Eolie è inseguito dalle invettive dell’ex innamorata, che avrebbe danneggiato la sua auto a colpi di pietra costringendolo a presentare una denuncia ai carabinieri di Santa Marina Salina.
Lei, per tutta risposta, invia una serie di esposti al Vaticano e all’arcivescovo di Messina, ricostruendo nei dettagli la tormentata storia d’amore. La donna, assistita da un legale, esibisce tanto di prove, comprese le e-mail con l’ex partner e due registrazioni audio che confermerebbero i sentimenti che il “pastore” avrebbe nutrito nei confronti della sua “pecorella”.
Non paga del clamore suscitato la fedele si decide a uscire allo scoperto raccontando anche i particolari più piccanti della storia in una intervista televisiva rilasciata al sito notiziarioeolie.it. “La mia non è una vendetta – spiega – ma voglio evitare che questo uomo possa fare del male ad altre donne fragili, così come è accaduto a me”.
“Ho denunciato il comportamento di quest’uomo, che non può fare il sacerdote. Io ho sbagliato, ma ho creduto nei suoi sentimenti, mentre ho poi scoperto di avere davanti solo uno che si avvicina a chi vive momenti di debolezza, per poi riuscire a soddisfare i suoi istinti sessuali”.
La donna critica duramente anche il comportamento del vescovo:
“Quando l’ho incontrato si è limitato a dirmi: ‘non si attacchi ai sacerdoti’. Ho poi dovuto pregarlo quasi per avere un appuntamento con lui. E alla fine mi ha ricevuto. Le sue uniche parole sono state: ‘ho capito tardi che questo sacerdote è fragile”.