ROMA – La Seconda Guerra Mondiale non si combatté solo sul campo e nelle stanze della diplomazia. Ma anche nelle tipografie. Quali? Quelle dei giornali pornografici.
La campagna di propaganda dei Paesi dell’Asse rimase di stucco quando scopri che Giappone e Germania avevano iniziato a distribuire pamphlet pornografici tra le truppe alleate. La tesi di fondo era che era molto meglio stare a casa a riposare che rischiare le vita per combattere il fascismo.
La rivista Psy Warrior aveva un’ampia collezione di immagini hard, ed era stato creato dai giapponesi per diffonderlo tra gli australiani. Nelle immagine il tema era quello degli americani depravati che si trastullavano con le loro donne mentre gli australiani erano in guerra.
Nonostante l’esercito americano abbia sempre negato di aver fatto uso della propaganda sessuale durante il secondo conflitto mondiale, esisterebbero alcuni “pamphlet sessuali” usati in quel periodo.