Tempesta solare sulla Terra: la più forte da cinque anni

WASHINGTON – Una fortissima tempesta geomagnetica, la più intensa degli ultimi 5 anni, sta avanzando dal sole verso la Terra e il suo arrivo, previsto per oggi 8 marzo, potrebbe interessare reti elettriche, rotte aeree e sistemi spaziali di navigazione via satellite.

La tempesta, un’enorme nube di particelle cariche espulse dal sole alla velocità di circa 7,2 mln di km all’ora, è stata innescata da un paio di eruzioni solari. Si tratta probabilmente dell’evento più forte degli ultimi cinque/sei anni, più intenso della tempesta avvenuta alla fine di gennaio, ha spiegato Joseph Kunches, uno specialista in metereologia spaziale dell’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica degli Stati Uniti (Noaa, nell’acronimo in inglese).

Secondo Kunches, si tratta di un evento in tre tappe, le prime delle quali stanno già interessando la Terra. La prima: le due eruzioni solari che si sono mosse quasi alla velocità della luce hanno raggiunto la Terra la sera di martedì 6; queste eruzioni possano causare black-out della radio. Seconda tappa: la radiazione solare ha raggiunto il campo magnetico della Terra mercoledì 7 marzo, con possibili conseguenze sul traffico aereo, specialmente vicino ai Poli, i satelliti e qualsiasi astronauta che stia realizzando una passeggiata spaziale. Questa fase può durare giorni.

Ultima fase: la nube di plasma innescata dall’eiezione della massa coronale, che di fatto è una gran parte dell’atmosfera solare, raggiunge la Terra proprio nella mattinata di oggi 8 marzo. Questa terza tappa può interessare le reti elettriche, i satelliti, gli oleodotti e i sistemi ad alta precisione GPS, utilizzati per le perforazioni di petrolio, i topografi ed alcune attività agricole. I sistema Gps utilizzati per funzioni meno sofisticate, per esempio quelli di navigazione utilizzate in molte automobili, non dovrebbero essere interessati, secondo l’esperto del Noaa, Doug Biesiecker.
Kunches ha aggiunto che la componente geomagnetica della tempesta potrebbe arrivare prima del previsto, perché segue una tempesta precedente che ha lasciato il sole domenica 4 marzo e che attualmente sta colpendo la magnetosfera della Terra. Queste tempeste potrebbero provocare alcune aurore boreali; e nell’emisfero settentrionale, l’aurora boreale potrebbe essere visibile a latitudine medie. Tempeste di questa entità sono state piuttosto rare nella storia recente. Da notare però che il sole è in una fase ascendente del suo ciclo di attività,  di 11 anni, il cui picco è previsto per il prossimo anno.

(Foto SDO/Nasa)

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie