ROMA – Il primo trapianto di pene è stato eseguito con successo negli Stati Uniti. Il paziente Thomas Manning, corriere di una banca di 64 anni, aveva perso il pene a causa di un tumore. All’uomo, a cui il membro era stato amputato, è stato trapiantato il pene da un donatore deceduto con un intervento durato ben 15 ore tra l’8 e il 9 maggio ed eseguito presso il Massachusetts General Hospital di Boston.
Il sito Dagospia scrive che in una intervista rilasciata venerdì 13 maggio al New York Times Manning ha detto di voler “tornare a essere quello di prima”:
“Seduto su una sedia a rotelle, felice di essersi alzato dal letto per la prima volta dopo l’operazione, ha affermato di sentirsi bene e di non aver avvertito quasi alcun dolore. “Siamo ottimisti”, dichiara il dottor Curtis L. Cetrulo, il chirurgo plastico e ricostruttivo a capo dell’operazione. “Sono terre inesplorate per noi”.
L’intervento sperimentale fa parte di un programma di ricerca che punta ad aiutare i veterani di guerra con gravi lesioni pelviche, malati di cancro e vittime di incidenti.
Se tutto va come previsto, Thomas dovrebbe recuperare la normale facoltà di orinare nel giro di poche settimane e in qualche mese addirittura la funzione sessuale. Al momento l’uomo non si sente pronto per lasciare dare un’occhiata da vicino al suo pene trapiantato, ma non esclude che prima o poi lo farà.
I prossimi pazienti che riceveranno un trapianto, non appena se ne presenterà l’occasione, sono un paziente con il pene distrutto da gravissime ustioni in un incidente d’auto e un veterano di guerra ferito in Afghanistan”.