ROMA – Coccodrilli e alligatori uccisi brutalmente per le loro pelli prima ancora di poter raggiungere l’età adulta. Una nuova investigazione della Peta, l’organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali, sugli allevamenti di alligatori e coccodrilli fornitori di pelli per le concerie di proprietà di Hermès, colosso dell’alta moda, svela condizioni terribili, ma anche presunte infrazioni di leggi statali e federali degli Stati Uniti, nel caso di un allevamento nel Texas.
I rettili, intrappolati in aridi pozzi affollati, vengono sgozzati con coltelli o taglierini, tutto per la produzione di borse Birkin per oltre £25,000 oppure di orologi del costo di £1,000. La documentazione ha spronato la Peta e affiliati a domandare a Hermès di eliminare la produzione e vendita di prodotti di pelli esotiche, i quali hanno un costo elevato per la fauna selvatica.
È stata anche presentata una denuncia presso le autorità texane riguardo agli atti di crudeltà verso gli animali ripresi presso la Lone Star Alligator Farms di Winnie, Texas, dove gli operai sparavano in testa agli alligatori, anche più di una volta, con pistole pneumatiche a bulloni, e sgozzavano gli animali con un taglierino per tagliare le vene.
Alcuni degli esemplari sopravvivevano a questo orrore: si muovevano ancora in bidoni di acqua gelata nei minuti successivi. Nei casi in cui la pistola a bulloni si dimostrava inefficace, il responsabile della struttura ha ordinato a un operaio di incidere centinaia di alligatori senzienti, cercando di dislocare le loro vertebre, proseguendo poi con l’inserirmento di un’asta metallica nelle loro colonne vertebrali per tentare di danneggiarne il cervello.
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