ROMA – Il Parlamento europeo ha deciso. Il porno è salvo. Cancellata dalla risoluzione per “l’eliminazione degli stereotipi di genere in Europa” la frase: “divieto di tutte le forme di pornografia nei mezzi di informazione e della pubblicità di turismo sessuale”. L’Europa è salva, soprattutto Roma e Milano (clicca qui per approfondire).
A salvare il porno anche centinaia, se non milioni, di mail di protesta inviate al Parlamento europeo tanto da costringere i funzionari a porre filtri alle caselle di posta elettronica, subissate da oltre un milione di messaggi.
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La frase incriminata, come spiegato dall’autrice della mozione, l’olandese Kartika Tamara Liotard, sarebbe entrata nel testo solo per errore.
“C’è stato un problema di comunicazione – ha affermato – dovuto al fatto che e’ stata utilizzata la parola ‘media’, l’intenzione iniziale era rivolta a chi realizza pubblicità, non ai mezzi di informazione”
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