BERLINO – Da Angela Merkel a Matteo Renzi arriva una netta apertura di credito, nel primo incontro ufficiale a Berlino fra la cancelliera tedesca e il nuovo premier italiano. Grande simpatia reciproca fra i due (FOTO E VIDEO), in un vertice in cui Renzi si è presentato con il cappotto male abbottonato. La Merkel si è detta “molto colpita” dal programma di Renzi e ha promosso il Jobs Act:
“È stata un’occasione per illustrare un processo di riforme molto ambizioso e coraggioso. Sono rimasta veramente impressionata, si tratta di un cambiamento strutturale“.
Secondo la Merkel le riforme proposte dal Governo Renzi in materia di lavoro, ovvero il Jobs Act, “vanno nel verso giusto”.
“Abbiamo esaminato tutti gli aspetti delle riforme e devo dire che gli auguro molta fortuna e coraggio, è un messaggio di cui ci rallegriamo tutti”.
“Il bicchiere italiano è semipieno, l’Italia lavora per riempire la parte mezza vuota”.
“Renzi ha detto che rispetterà le regole del Fiscal Compact. Non ne dubito e sono certa che giorno per giorno terrà fede a queste parole”.
Dal canto suo, Renzi ha dichiarato che “il percorso che ci attende cambierà il livello istituzionale in Italia. Le riforme devono essere fatte subito anche se il governo ha come orizzonte il 2018. Vogliamo puntare in alto con riforme strutturali. E non perché ce le chiede l’Europa ma perché sono giuste per noi. Non vogliamo sforare i parametri Ue. La pretesa di creare posti di lavoro attraverso una legislazione molto precisa, restrittiva è fallita. Ora bisogna cambiare le regole del gioco”.
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Ecco tutto quello che ha detto Renzi dopo l’incontro con la Merkel:
“L’Italia deve smettere di pensare che le riforme vanno fatte perchè ce lo chiede Bruxelles o Berlino o altre capitali. Le facciamo perché sono giuste per noi”.
“Il percorso che ci attende cambierà il livello istituzionale in Italia. Le riforme devono essere fatte subito anche se il governo ha come orizzonte il 2018″.
“Noi vogliamo puntare in alto con riforme strutturali”
“Non vogliamo sforare i parametri Ue. Rispettiamo limiti che ci siamo dati”.
L’Italia e la Germania puntano a realizzare un “nuovo rinascimento industriale europeo“.
“Non misure una tantum, ma misure irreversibili di cambiamento”. Così Renzi ha descritto gli interventi in cantiere.
“Le regole ce le siamo date insieme e sono importanti ma occorre avere la forza di investire sul grande problema dell’Italia: con le misure di questi anni il rapporto debito/pil è cresciuto al 132% perchè, nonostante l’avanzo primario, il nostro problema è la mancata crescita“.
L’Italia oggi “deve rispettare i vincoli, rimanere all’interno del limite del 3%, rivedere la spesa pubblica, ma dentro questo programma bisogna anche aiutare a recuperare la domanda interna“.
“Siamo convinti che l’Italia deve fare le riforme” ma anche “restituire ai propri cittadini la possibilità di credere che l’Ue non è la causa ma la soluzione dei problemi. Quei partiti che lo dicono sbagliano”.
“La pretesa di creare posti di lavoro attraverso una legislazione molto precisa, restrittiva è fallita. Ora bisogna cambiare le regole del gioco“. Renzi è tornato a definire la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, italiana a livelli “inaccettabili”.
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