ROMA – Nessun ripensamento, anzi. Angela Merkel dice di aver vinto e dice di aver fatto bene. La linea dura sulla Grecia e sui Paesi in crisi nell’Euro è una scelta che il cancelliere tedesco continua a difendere. ”L’eurocrisi non è ancora finita, ma dalla crisi l’Ue uscirà più forte”, a condizione che il suo destino non sia affidato solo ”ai bassi tassi” spiega la Merkel in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine ripresa da Repubblica.
”Oggi vediamo quanto la nostra linea, il mix di responsabilità di ognuno e di solidarietà, sia stato giusto – afferma -. E lo è tuttora. Le riforme cominciano a funzionare, a produrre effetti positivi”.
”Alla solidarietà europea appartiene anche il principio degli sforzi da compiere da parte di chi viene aiutato – aggiunge sulla Grecia – Mettere semplicemente soldi a disposizione, senza la disponibilità a riforme di fondo dall’altra parte, è una soluzione che giudico sbagliata fin all’inizio della crisi. Sono felice che siamo riusciti a convincere a imboccare un’altra via. Così la Grecia e gli altri Paesi colpiti hanno dovuto intraprendere importanti riforme”.
Alle porte, prosegue, non vede ”un taglio dei debiti per la Grecia” e anzi si ”meraviglia” di ”quanto se ne parli in modo irresponsabile. Una simile decisione potrebbe causare insicurezze in altri parti dell’Europa. Abbiamo convenuto di riesaminare la situazione greca a fine 2014 o inizio 2015”.
Non si esauriranno le discussioni sulla moneta unica, ma Merkel è convinta che l’euro sia ”molto più di una valuta. E’ simbolo dell’unificazione europea – spiega – ed è un progetto per il futuro nell’èra della globalizzazione. Proprio una nazione esportatrice come la Germania ha bisogno dell’euro”.
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