Chi è Brigitte Trogneux sposata con Emmanuel Macron? Lei ha 24 anni più di lui, è nonna e è stata sua insegnante e oggi è la sua guida spirituale e anche politica. I francesi sono abituati a casi di grande differenza di età. Ma la storia di Emmanuel e Brigitte li batte tutti.
Davanti alla legge è la legittima moglie del probabile presidente della Repubblica Francese. Lo è da 10 anni. Prima delle nozze, fu la sua amante, per altri 8 anni. Prima ancora fu la sua professoressa. Lei insegnava letteratura francese al liceo “La Providence” di Amiens, nel nord est della Francia. L’amore sbocciò durante le lezioni al laboratorio teatrale del liceo. Fu uno scandalo, lei aveva, e ha, 24 anni più di lui: 39 lei, 15 lui. Lei era sposata con un medico e aveva 3 figli. Oggi è nonna felice dei nipotini del primo marito e prossima premiere dame di Francia.
Fosse successo ora, con i nuovi codici penali, l’avrebbero arrestata. Allora, furono comunque costretti a andar via da Amiens, nascondendosi nel vortice di Parigi. Dopo che ne sono emersi, lui ha fatto una grande carriera (banchiere da Rothschlid, segretario generale dell’Eliseo, ministro dell’Economia del presidente Hollande) ma non sono mancati i veleni: dubbi sulla presunta omosessualità di lui, colpevole di una relazione clandestina col bellissimo presidente di Radio France, Mathieu Gallet.
C’è un precedente letterario e cinematografico, in Francia: Aimez vous Brahms, di Françoise Sagan, da cui fu tratto nel ’61 un film diretto da Anatole Litvak, con Ingrid Bergman e Anthony Perkins: lei ha 39 anni, lui 25.
C’è poi la vicenda, storia vera, del re di Francia Enrico II e di Diana di Poitiers, amanti da quando lui era adolescente fino a quando il sovrano morì, trafitto da uno spezzone di lancia in un torneo. Lei aveva 20 anni più di lui, fu bellissima fino alla morte causata, secondo recenti studi medici, dall’oro che ingerì tutta la vita per conservare la giovinezza. Enrico era stato costretto a nozze di Stato con Caterina de Medici, chiatta e brutta, in odore di preferire i veleni ai profumi. Certo cattiva e vendicativa, come solo una donna racchia sa essere: appena il marito fu sepolto, mandò le guardie a Chignon, nella valle della Loira, per intimare lo sfratto alla rivale, che il marito aveva installato nello splendido castello circondato dall’acqua.
La vicenda di Emmanuel Macron e di Brigitte Trogneux, come abbiamo visto, unisce amore e legalità. Di conseguenza, se Macron vincerà, la ex professoressa del liceo di Amiens, giuntà all”età della pensione, si installerà nel palazzo dell’ Eliseo, a Parigi, due secoli dopo Giuseppina e Napoleone.
L’apparenza di Brigitte è anche più in linea con l’imperatrice e con l’amante del re che non con Caterina. Taglia 38, gambe lunghe e magrissime, occhi azzurri, capelli biondi con frangetta e taglio carré. Così la descrisse Marina Valesise sul Foglio.
“La signora è ben lontana dal prototipo della terza età. È una ragazza cresciuta negli anni Settanta e per la quale la vecchiaia non esiste o è solo un’astrazione che appartiene al passato remoto, scomparsa dal nostro orizzonte da quando botox e punturine di vitamine, sana alimentazione e molto sport e, nel suo caso, un amore travolgente e fuori dai canoni hanno spostato la soglia della giovinezza sino a dilatarla ad libitum”.
Riassume l’agenzia Agi:
“’Una bellezza ultracontemporanea che veste come una ragazzina: chiodo di lurex, pantaloni attillati, forte consuetudine a sfoggiare toppini sexy con intarsi di tulle e di pelle, e gonne sopra il ginocchio nelle occasioni ufficiali, consuetudine favorita in lei dalla costituzione asciutta e dall’assenza di gravame adiposo intorno alla rotula”.
Quando sono stati chiari i risultati di domenica 23, Macron ha chiamato sul palco anche la moglie, la ha abbracciata e baciata. Lei è la sua alleata più stretta.
“È stata lei a insistere perché lui si presentasse adesso, nel 2017, senza aspettare altri cinque anni. “En 2002 son problème sera ma gueule” (“Nel 2022, avrà il problema della mia faccia”, avrebbe confidato a un comune amico, immaginando le sue rughe di settantenne). E da quando la macchina elettorale è partita, è lei a guidare e soprattutto a sterzare se serve. “Non hai energia da perdere, metti l’energia che hai nel costruttivo”, consiglia all’ex allievo ora candidato alla presidenza, prima di un comizio.
“Ed è sempre lei a raccomandare al marito di parlare con voce sostenuta. Perché Macron non solo ha un po’ di zeppolina, ma ha una voce chioccia, a volte stridula e fastidiosa. E l’allievo obbediente la sta talmente a sentire che ha persino reclutato un baritono per apprendere, prima che sia troppo tardi, qualche segreto di tecnica vocale, e usare al meglio diaframma, maschera e risonatori”.