PARIGI – Emmanuel Macron è l’ottavo presidente della Quinta repubblica francese. Nel ballottaggio per l’Eliseo ha battuto Marine le Pen con il 66,06% dei voti. Ha ottenuto 20.703.631 voti, mentre la leader del Front National si è fermata a 10.637.183 (33,94%) e si è imposta solo in due dipartimenti: nell’Aisne con il 52,91% e nel Pas-de-Calais con il 52,05%. A Parigi, Macron ha sfiorato il 90%, con Le Pen 10,32% delle preferenze. A 39 anni, è il più giovane presidente francese, battendo il record precedente di Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro imperatore Napoleone III, eletto a 40 anni nel 1848.
“Oggi inizia una nuova era di speranza e fiducia per la Francia”. Sono queste le prime parole di Macron.
Marine Le Pen ha telefonato subito a Macron. Una chiamata breve e cordiale.
“Grazie per avermi sostenuto”, ha poi detto agli elettori francesi Marine Le Pen. Che poi ha aggiunto:”Al primo turno è stata frantumata la vecchia politica francese. Ora si parla di patrioti da una parte e mondialisti dall’altra”. Poi una nuova promessa, “porterò avanti la battaglia per coloro che vogliono scegliere la sicurezza e l’identità della Francia. Siamo inquieti di fronte alle prospettive del prossimo quinquennio, Propongo di trasformare il nostro movimento”.
Il Front National “non avrà più lo stesso nome”: è quanto annunciato dal numero due del partito di estrema destra, Florian Philippot, parlando ai microfoni di Tf1 dopo la dura sconfitta di Marine Le Pen nelle elezioni presidenziali francesi.
“Il presidente della Repubblica è Emmanuel Macron”. All’annuncio dato dalla televisione francese, i circa 5.000 militanti di ‘En marche!’ riuniti davanti al Louvre di Parigi sono esplosi in un boato di gioia e in in tripudio di tricolori francesi. Macron li raggiungerà dopo le 21 per festeggiare con loro sul grande palco installato al centro dell’esplanade che si sta riempiendo sempre di più.
“Auguri di cuore a Emmanuel Macron. La sua vittoria è una vittoria per un’Europa unita”. Lo ha scritto su Twitter il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert.
“La vittoria di Macron scrive una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l’Europa. #Enmarche! #incammino”, è il tweet di Matteo Renzi, segretario del Pd.
La gran parte dei seggi elettorali in Francia ha chiuso alle 19, un’ora prima che nelle grandi città, come Parigi, Lione, Marsiglia, Bordeaux, Tolosa, Nizza, Lille e Strasburgo. Nel Paese sono stati dispiegati oltre 50mila poliziotti e gendarmi, più 7mila militari dell’operazione Sentinelle.
L’affluenza al ballottaggio è stata bassa, alle 17 aveva votato il 65,3% degli aventi diritto, contro il 69,4% del primo turno e contro il 70,59% del ballottaggio 2012. A mezzogiorno era del 28,23% rispetto al 28,54%. In calo di due punti, invece, rispetto al 2012, quando a votare a quell’ora era stato il 30,66% degli aventi diritto. Alle 19,15 l’astensione è stimata al 25,3%, con un’affluenza pari cioé al 74,7%. Si tratta dell’astensione più forte per un secondo turno dal 1969. È anche la prima volta da quell’anno che la partecipazione degli elettori al ballottaggio è inferiore rispetto al primo turno.