ATENE – La Grecia è a un passo da bivio, quel bivio rappresentato dalle elezioni di domenica: in base a chi vincerà si potrebbe raffigurare la possibilità di un ritorno alla Dracma o di una permanenza nell’Euro. Nel frattempo i grandi investitori stranieri, come la francese Carrefour, se ne vanno senza aspettare l’esito delle urne e Bruxelles pensa a un piano – racconta il quotidiano Financial Times – per ammorbidire le misure d’austerità, una riduzione dei tassi d’interesse sui miliardi di euro da restituire e una dilazione nei pagamenti dei debiti.
Proprio in vista di questo voto così importante per tutta Europa, gli altri Paesi, ed è la prima volta, fanno campagna elettorale: tutti per Nuova Democrazia, il partito della destra moderata che ha promesso di rispettare il Memorandum europeo e di voler rimanere nell’euro. L’altro partito, quello di sinistra, Syriza, ha spiegato di “voler uscire dalla crisi, non dall’Euro” e di voler rinegoziare il Memorandum, ma Paesi come la Germania e la Francia non si fidano. Tanto, ad esempio, che l’edizione per la Germania del Financial Times in un editoriale in tedesco e greco invita a scegliere Nuova Democrazia: «Cari greci, votate con coraggio per le riforme invece che con rabbia contro i necessari e dolorosi cambiamenti strutturali. Il vostro Paese riuscirà a restare nell’euro solo con partiti che accettino le condizioni dei creditori internazionali. Rifiutate la demagogia di Tsipras».