M5S in Europa: con Ukip, Verdi o soli? Entro giugno voto sul web

movimento5stelleMILANO – Un gruppo insieme agli indipendentisti britannici dell’Ukip, il partito di Nigel Farage? Oppure con i Verdi? Oppure soli, tra i non iscritti? Il M5S, sul suo destino europeo, dà la parola agli attivisti, con una votazione online che si terrà entro la fine di giugno.

A riferirlo, al termine di oltre un’ora e mezza di vertice alla sede milanese dello studio Casaleggio, sono stati i capigruppo di Camera e Senato, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella.

“La votazione online sarà entro fine giugno”, hanno assicurato i due, uscendo dalla riunione a cui però non ha partecipato (neanche via streaming) il leader Beppe Grillo. “E’ un unicuum della politica – ha tenuto a precisare Brescia – perché solo con il M5s c’è la possibilità per i propri attivisti di sancire un accordo. La parola spetta sempre agli attivisti”. “Sarà una consultazione unica su varie opzioni possibili”, ha aggiunto Buccarella – che, tra le diverse possibilità di scelta, oltre ai britannici di Ukip e ai Verdi (le due forze con cui i pentastellati stanno in questo momento tentando di dialogare), ha inserito anche “quella teorica di formare un nuovo gruppo, opzione che se fattibile sarà posta al voto”. Quindi, ha proseguito, “mi auguro che i nostri 17 eurodeputati siano messi nelle condizioni migliori per svolgere il loro compito”, mentre “sarebbe un peccato” se non si arrivasse a stringere alleanze e si finisse nel Gruppo dei non iscritti.In fatto di comunicazione ”molto probabilmente un ritorno alle origini non può farci che bene”: lo ha detto, uscendo dall’incontro alla sede milanese della Casaleggio Associati, il capogruppo alla Camera del M5S, Giuseppe Brescia. ”In questo momento – ha spiegato – vedete che la strategia è già cambiata. Sicuramente nell’ultimo periodo abbiamo cambiato un po’ la nostra connotazione iniziale, quindi molto probabilmente un ritorno alle origini non può farci che bene”.

Nell’oltre un’ora e mezzo di incontro (presenti anche il capogruppo al Senato, Maurizio Buccarella, e la vice a Montecitorio, Paola Carinelli) ”abbiamo parlato parecchio di comunicazione e di Europa”, ha riferito Brescia, che ha aggiunto: ”Sulla comunicazione dovremo avere un approccio diverso e cercare di migliorare il più possibile per comunicare all’esterno meglio il nostro lavoro in Parlamento”.

Un cambio che si dovrebbe riflettere anche in una diversa composizione degli staff della comunicazione. ”Dato che uno dei capi della comunicazione del Senato andrà in Europa – ha proseguito -, ci sarà un normale riassetto della comunicazione”. Nessuna relazione, sembra, con le critiche alle strategie dell’ultima campagna elettorale del M5s contenute nel documento dello staff della comunicazione del gruppo alla Camera. Testo che Brescia ha detto di aver ”condiviso in parte”.

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