GINEVRA – La Svizzera dice sì al referendum per porre un tetto massimo agli stipendi dei manager. Il referendum costituzionale era stato promosso dal parlamentare conservatore Thomas Minder e prevede un tetto ai superstipendi dal gennaio 2014.
Quando mancano ormai solo poche sezioni al risultato definitivo i sì alla legge Minder superano il 67%, con punte del 71,2% a Zurigo e del 70,3 in Canton Ticino, vale a dire due delle principali piazze finanziarie del paese.
La proposta di legge era di natura costituzionale dunque per essere approvata doveva ottenere la maggioranza non solo dei voti complessivi ma anche dei singoli cantoni; ebbene, in tutte le 24 regioni della Confederazione Elvetica i sì sono ampiamente la maggioranza.
La proposta Minder prevede che la remunerazione dei dirigenti di multinazionali, società quotate in Borsa e spa in generale non venga più decisa dal consiglio di amministrazione ma dall’assemblea degli azionisti, di anno in anno e in base ai risultati conseguiti dal management. Questo particolare ha fatto guadagnare a Minder il soprannome di “Robin Hood dei piccoli azionisti” mentre il referendum odierno, tra l’opinione pubblica era stato ribattezzato “caccia ai gatti grassi”.
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