ROMA – Angelino Alfano ai Forconi, messaggio chiaro: “Non vi permetteremo di mettere le città a ferro e fuoco”. Nel secondo giorno dei blocchi in gran parte delle regioni d’Italia il ministro dell’Interno prende una posizione dura, precisa quanto accaduto tra manifestanti e polizia in occasione dell’episodio dei caschi tolti e definisce “inaccettabili” le minacce di alcuni di loro ai commercianti.
Le parole di Alfano, dure nei confronti dei Forconi, arrivano al tg3 delle 19 del 10 dicembre:
“La linea è quella del rispetto della legge e della democrazia, significa che noi siamo per dare supporto a chi protesta pacificamente, ma deve farlo nel rispetto della legge, non consentiremo che le citta’ vengano messe a fuoco”.
Il ministro, poi, punta il dito su chi ha impedito ai commercianti di lavorare normalmente:
“Sono inaccettabili le minacce a commercianti per far chiudere le attività commerciali”.
Quindi il racconto di una verità “diversa” sul caso dei poliziotti che si sono tolti i caschi:
“Non ragioniamo con i se, ragioniamo con i fatti: un funzionario di polizia, vedendo che il clima stava defribillandosi e stava venendo meno la tensione, ha detto ai nostri uomini che potevano togliersi il casco e abbassare l’armatura. E loro l’hanno fatto”. Ipoliziotti, quanto si sono accorti di “aver davanti un pezzo del corteo che si era staccato dagli oltranzisti ed era lì pacificamente, si sono relazionati con i manifestanti”.
Nulla di particolare dunque: “E’ sempre accaduto che vi fosse una relazione con i manifestanti pacifici e ciò non è da confondere con altri tipi di strumentalizzazioni che si è tentato di mettere in campo in queste ore. Gli uomini in divisa proteggono le istituzioni e la legalità e le istituzioni non si toccano”
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