ROMA – Le auto blu resistono al sud Italia. A Marsala, cittadina di 80mila abitanti, detiene il mini record di 81 auto pubblice per il Comune, che conta 12 capigruppo, di cui 4 auto blu e una con autista esclusivo. Anche a Messina le auto blu non mancano e superano il limite di 5 auto blu per ministero fissato da Matteo Renzi, mentre il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha lanciato un bando da 1,4 milioni di euro per 5 auto blu, di cui 2 da lasciare parcheggiate a Roma e 2 a Bruxelles.
Diodato Pirone sul Messaggero riporta la situazione di Messina e delle altre città siciliane:
” La sola Università di Messina, ad esempio, dispone di 23 auto pubbliche di cui 2 con autista. Una decina di automobili vantano cilindrate alte, 7 non sono usate. L’Amministrazione Provinciale di Messina dispone invece di 37 automobili pubbliche di una ad uso esclusivo e con autista e altre 18 sempre ”blu” anche se non ad uso esclusivo di qualcuno”.
Il solo Comune di Messina invece ha a sua disposizione 71 auto pubbliche, di cui 2 blu con autista e ad uso esclusivo. Secondo i dati del Formez, che monitora le auto pubbliche, la situazione al 1° marzo 2014 è questa:
“nelle sei regioni più meridionali su 100 auto pubbliche – destinate a servire le amministrazioni- si contano fra 22 e 26 vetture ad uso di alti papaveri. In Piemonte, Toscana, Emilia, Veneto e Friuli, invece, su 100 auto pubbliche quelle blu non superano quota 5%. Ancora: in Sicilia ogni ente pubblico, dal Comune alle Asl, dispone in media di 2 auto blu. Nel Nord, invece, il rapporto è ormai prossimo allo zero. Poche cifre assolute fotografano così bene le due Italie: le auto blu degli enti locali sono 769 in Sicilia e 517 in Campania e solo 460 in Lombardia. In compenso gli enti locali lombardi dispongono di 6.600 auto di servizio contro le 2.100 analoghe vetture siciliane”.
Tra gennaio 2913 e marzo 2014 sono 900 le auto blu tagliate, 400 da parte dei ministeri e 500 dai dirigenti delle strutture pubbliche, ma il parco auto è ancora vasto:
“Al primo marzo le auto blu dello Stato erano in tutto 1.600 contro le 4.614 delle amministrazioni periferiche”.
Se Maria Lanzetta, ministro per gli affari regionali, annuncia misure ad hoc, per Carlo Flammente, presidente del Formez, l’auto blu resta un simbolo di potere a cui non si vuole rinunciare nel sud:
“«Ma il monitoraggio dell’opinione pubblica è molto importante. Nel Sud c’è chi continua a restare aggrappato ad un simbolo di potere che non possiamo più permetterci di tollerare».
I commenti sono chiusi.