ROMA – Il Movimento 5 Stelle proporrà l’ineleggibilità di Berlusconi. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog: ”In un qualsiasi Paese democratico Berlusconi sarebbe in carcere o allontanato da ogni carica pubblica, da noi è l’ago della bilancia del Governo, punto di riferimento di Napolitano nel suo doppio settennato, protetto dall’opposizione del pdmenoelle formata a sua immagine e somiglianza, tutelato dai servi che ha nominato in Parlamento, difeso dalle menzogne delle televisioni e dei giornali”.
Condannato in secondo grado per il processo Mediaset, per Grillo Berlusconi non può più essere senatore “per l’applicazione – continua Grillo – della legge del 1957 per cui i titolari di una concessione pubblica e i rappresentanti legali di una società che fa affari con lo Stato non possono essere eletti e per la condanna di ieri in merito all’interdizione a pubblici uffici”
Grillo insomma dice “cose di sinistra” ben sapendo che la sinistra non può andargli dietro. E infatti aggiunge: ”Vedremo chi la voterà – sfida – Mi mangio un cappello se sarà votata dal pdmenoelle”. Ed è proprio questa la sfida del Pd: continuare a sopravvivere come partito alternativo a Berlusconi pur rimanendo al governo con Berlusconi. Grillo, che sa perfettamente che questa contraddizione alla lunga sfibrerà il Pd, va avanti facendo opposizione e attirando i consensi della base delusa del Pd.
Beppe Grillo giovedì doveva tenere una conferenza stampa a Montecitorio ma l’incontro è stato annullato all’ultimo Per sopravvenuti impegni”.
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