ROMA – Vai a sapere se glielo ha detto, a mezzo giornali (Corriere della Sera) e giornalisti assiepati intorno a lui, perché gli dà fastidio l’idea che un gruppetto di ex M5S (pare sei senatori) possa far Gruppo con la maiuscola al Senato con i “civatiani” Tocci, Ricchiuti, Mineo e Casson. Oppure se glielo ha detto perché quando parte ce n’è in abbondanza e per tutti a prescindere (e ieri ce n’è stato soprattutto e decisamente di troppo per la Boldrini definita con tone sprezzante e pausa oratoria volutamente spregiativa e insultante “figlia di… una buona madre”). Oppure se glielo ha detto perché è proprio la sua valutazione, proprio quel che Beppe pensa di Pippo…
Comunque glielo ha detto Beppe Grillo a Pippo Civati: “Civati, una mezza calza…”. Il diciamo così non complimento di Grillo a Civati arriva in un giorno in cui su Civati si è davvero detto tutto e di più. Impagabile l’accostamento fatto sulla home page di un grande quotidiano nazionale: “Il dramma dei due Pippi”. Letterale, non inventato, i due Pippi sono Civati e Inzaghi. Impagabile, insuperabile questa dei due Pippi. Ma molti altri si sono ingegnati: Civati era in ogni pagina e in ogni palinsesto. Nel giorno della sua massima esposizione nella vetrina mediatica, Civati si becca però il “mezza calza” di Grillo.
Per la cronaca i sei senatori ex M5S rispondono ai nomi di Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Monica Casaletto, Paola De Pin; Francesco Molinari e Bartolomeo Pepe. Hanno sottoscritto e firmato una dichiarazione congiunta: “Quella di Civati è una scelta di lucida consapevolezza che apre ulteriori spazi a prospettive nuove”. La prosa non è granché, forse è a loro che Grillo pensava quando ha detto delle mezze calze, o forse pensava proprio e specificamente a Civati…vai a sapere.