NEW YORK – Il settimanale Time guarda l’Italia dagli occhi dell’America e parla dell’exploit di Beppe Grillo nel panorama politico italiano in cui la classe politica ha “divorziato” dal suo elettorato, alla luce dei risultati delle comunali.
L’articolo, firmato da Stephan Faris, inzia così: “La dice lunga per la politica italiana che la figura politica più potente dopo l’ex Primo Ministro Silvio Berlusconi, travolto dagli scandali, sia un comico brizzolato ed esplosivo di nome Beppe Grillo, noto per aver organizzato i V-Day, giornate di protesta nazionale contro la corruzione del governo”.
E ancora Time continua e fotografa l’Italia e “gli italiani vogliono avere una possibilità di scelta e, con l’eccezione di Beppe Grillo, l’Italia non ha un solo leader nazionale che non fosse già in politica nel 1994, l’anno in cui Berlusconi prese il potere”.
“Le elezioni municipali di maggio sono l’ultimo concreto test politico prima delle consultazioni nazionali del prossimo anno” e “se i sondaggi sono corretti, i politici italiani prenderanno la stessa lezione dei tiranni della Primavera Araba: la repressione del cambiamento si traduce in un sollevamento popolare”.
Poi arriva la stoccata a Monti e alla democrazia italiana: “Il governo di tecnici non eletti di Mario Monti è la prova dell’incapacità della democrazia italiana di produrre un’alternativa”. E ancora: “Per coloro che vogliono che i loro partiti sopravvivano, il messaggio non dovrebbe essere abbottonarsi, ma aprirsi. In caso contrario, non dovrebbero sorprendersi se gli elettori prenderanno in prestito una citazione di Beppe Grillo per dire loro cosa fare di se stessi”.