Silvio Berlusconi, parlando agli imprenditori brianzoli riuniti in assemblea a Monza, ha esortato la platea a pensare a produrre benessere«perché per la democrazia e la libertà ‘ghe pensi mi’ (ci penso io, ndr)».
Il premier ha ribadito che «c’è un giornale italiano che non ha avuto alcun limite nel gettare discredito su di me. Ci vorrebbe una reazione, una ribellione generale, di chi come voi è una colonna del sistema produttivo», ribadendo l’attacco al quotidiano “La Repubblica”.
Durante il G20, ha spiegato Berlusconi «i colleghi europei mi hanno detto ‘come sei duro’, nessun leader europeo avrebbe retto ad attacchi simili. Ma non c’é attacco che tenga. Non c’è attacco che tenga, andremo avanti».
«Io non ho mai attaccato nessuno perché il governo non attacca nessuno. C’è una frangia militarizzata della magistratura che attacca me da 15 anni a questa parte. Vorrei che fosse chiaro. Quando incontro gli altri primi ministri stranieri che leggono i loro giornali, imbeccati da un quotidiano italiano che getta discredito su tutto il Paese, mi dicono che sono un duro e che nessun altro uomo politico avrebbe resistito agli attacchi che ho subito io», ha aggiunto Berlusconi.