ROMA – ”La sentenza doveva essere annullata e questo sulla base delle dichiarazioni stesse di Esposito”. A dirlo è l’ex Guardasigilli, Nitto Palma, attuale presidente della commissione Giustizia, in un’intervista al Giornale sul caso Mediaset. ”Perché quando lui dice – spiega – che il ‘non poteva non sapere’ non era un principio giuridico e che la Cassazione non si sarebbe mai uniformata a questo, sostanzialmente afferma che è sbagliato il fondamento delle sentenze di primo e secondo grado che si basano per l’appunto sul quel principio”.
Inoltre, sottolinea con riferimento al presidente del collegio della Cassazione, Antonio Esposito, ”sostiene che si può arrivare alla condanna di Berlusconi se ci sono Tizio, Caio e Sempronio che dicono di averlo informato della frode fiscale, ma siccome di questo non c’è traccia nelle carte, ove mai nelle motivazioni il relatore dovesse scrivere una cosa del genere incorrerebbe in un ‘errore di fatto’ – evidenzia – rilevante ai sensi del 625 bis che prevede un ricorso se nelle motivazioni di una sentenza passata in giudicato vi è un errore”.
Alla domanda su che possibilità reali ha Berlusconi di far valere i suoi diritti davanti alla Corte Europea, risponde: ”Vincerà sicuramente perché la sua condanna è stata emessa in violazione dei principi del giusto processo”. Concetto che l’ex ministro ribadisce anche in un’intervista al Secolo XIX: ”Se i legali di Silvio Berlusconi decideranno per il ricorso alla Corte di giustizia europea per i diritti dell’uomo, non potranno che ottenere ragione”.
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