MILANO – Intercettato al telefono con Mario Mantovani – il vice presidente della Regione Lombardia da qualche giorno agli arresti – Silvio Berlusconi lo istruì raccomandandogli l’assunzione o l’assegnazione di un incarico lavorativo del fratello di Alan Rizzi, nel 2013 capogruppo Forza Italia al consiglio comunale di Milano.
Aveva appena annunciato, Rizzi, la sua uscita da Forza Italia per entrare in Ncd: una volta che al fratello, Richard Rizzi, un posto in una società partecipata viene in effetti trovato, il consigliere Rizzi torna sui suoi passi e resta in Forza Italia. Luigi Ferrarella ha pubblicato sul Corriere della Sera il contenuto di quelle intercettazioni (che non hanno rilevanza penale ma rivelano un sottobosco di scambi di partito tra politica e carriere).
È il 22 dicembre 2013, e l’ex premier chiama Mantovani per discutere quelle segnalazioni lavorative intra-partito di cui si è già scritto giorni fa. E a un certo punto ecco Berlusconi vantarsi con Mantovani: «Senti, una cosa: hai sentito che ho tenuto Rizzi?». Mantovani resta interdetto: «Ma… io non l’ho più sentito». E allora il leader di Forza Italia gli spiega: «Ecco, guarda, te lo dico io… Ehm, non è andato di là ( cioè nel Ncd , ndr), è rimasto con noi ( in Forza Italia, ndr). Io ho fatto però una promessa…».
Ma di cosa? «Eh poi quando ci vediamo te lo dico… tutto tranquillo… un posto di lavoro per il fratello, insomma…Va bene?». «Va bene, a presto», risponde Mantovani, rassicurato infine da Berlusconi: «Comunque abbiamo tempo e tutto… va bene?». Dopo poco più di due mesi, nel marzo 2014 il consigliere forzista Armando Vagliati propone Richard Rizzi, fratello di Alan ed ex consigliere regionale 1992-1995, per un posto nelle società partecipate A2A e Metropolitana Milanese. E il 13 maggio il fratello di Rizzi viene in effetti nominato sindaco di Metropolitana Milanese. (Luigi Ferrarella, Corriere della Sera).