Il Governo sta cercando, con il decreto milleproroghe, ”una cifra abbastanza importante, circa mezzo punto di Pil” perché vuole intervenire in alcuni settori come ”le missioni militari all’estero, le scuole cattoliche e l’università”. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi, nella notte tra il 28 e il 29 ottobre a Bruxelles al termine della prima giornata del Consiglio europeo. ”Ci stiamo occupando proprio di questo”,
”Si è deciso – ha aggiunto Berlusconi – di pensare ad un eventuale cambiamento del Trattato di Lisbona, ma è ancora tutto per aria. Si è detto però che, anche per quanto riguarda eventuali sanzioni, ci deve essere una assoluta rigidità degli automatismi”. ”Si è lavorato su questi concetti – ha spiegato poi il premier – per prima cosa è necessario che ci sia un sistema permanente di soluzione della crisi, in secondo luogo la Germania chiede insistentemente che questo sia introdotto nel Trattato e ci sono tutte le difficoltà degli Stati membri di approvare ulteriormente una modifica del Trattato”.
”Non c’è ancora una soluzione – conclude Berlusconi – c’è solo un indirizzo nei confronti del Presidente Van Rompuy di lavorare insieme alla commissione per preparare una proposta per la riunione di dicembre”.