Silvio Berlusconi senatore a vita. L’idea è dell’ex ministro del Psi Rino Formica che, al Foglio di Giuliano Ferrara illustra il senso della sua proposta. Con la nomina il Cavaliere uscirebbe dall’agone della politica attiva garantendosi un sostanziale scudo giudiziario.
Difficile che l’idea possa scaldare il cuore del diretto interessato. Piace invece, e non poco, al giornalista Gad Lerner che parla di suggerimento “niente male” per concederebbe a Berlusconi di uscire di scena con “gli onori e le protezioni che il Cav pretende per schiodare”.
Con la nomina, incalza Gad Lerner sul suo blog “smetterebbe di incombere su di noi la minaccia di un Berlusconi eletto presidente della Repubblica, evenienza improbabile ma se permettete anche insopportabile”. “Tutto sommato – conclude il giornalista – il Berlusca senatore a vita potrebbe anche starci, che ne dite? Purchè si accomodi…”.
L’idea del Cavaliere senatore a vita, in verità, non è nuovissima. Nel 2006 identica proposta era arrivata dal foglio parlamentare “Velina Rossa”, da sempre vicino al pensiero di Massimo D’Alema. “La nomina – scriveva il giornale – sarebbe in parte un riconoscimento per la sua notoria attività imprenditoriale e in secondo luogo anche per i ruoli politici ricoperti negli ultimi tempi”.
Allora non se ne fece nulla. Questa volta, con tutta probabiltà, neppure. La verità è che Berlusconi di pensione non vuole neppure sentir parlare. Anche nel caso di onorevolissima e vitalizia pensione in quel di Palazzo Madama.