“Renato Brunetta mi caldeggiò moltissimo la causa di questa ragazza, che mi portò in studio non una volta sola, ma più volte. Si trattava di una vicenda molto delicata perché le era stato tolto il bambino in seguito a maltrattamenti che lei avrebbe esercitato su questo bambino di un anno e procedeva il tribunale di Modena”: così l’avvocato Carlo Taormina – intervistato da Teleradiostereodue – ha confermato l’incontro con Nadia Macrì, la donna che ha affermato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con Silvio Berlusconi e Renato Brunetta.
Di Brunetta e Nadia Macrì, Taormina parla anche, con maggiore dovizia di particolari, in un’intervista a “il Fatto Quotidiano”, in cui descrive la ragazza come “molto appariscente” e “provocante nei modi”. “Mi disse che era una sua amica” riferisce l’avvocato, secondo il quale Brunetta seguiva le vicende personali della Macri’ “come se fosse una sua problematica personale, altro che conoscenza di un giorno”. Inoltre, l’attuale ministro gli telefonava “in continuazione” perché Taormina ottenesse dal tribunale cio’ che la ragazza desiderava. Il rapporto (“professionale, beninteso”) tra l’avvocato e Nadia Macrì è poi finito, racconta, perché “dopo un colloquio con un magistrato di Modena che mi spiego’ bene i termini della sua situazione legale, ho preferito lasciare la difesa”.