ROMA – Mediazione con Grillo, unica soluzione: secondo i retroscenisti di tutta Italia, Pier Luigi Bersani ha solo questa possibilità se vuole mantenere una flebile speranza di governo. Francesco Bei su Repubblica scrive addirittura che Romano Prodi starebbe tentando di mediare con il Movimento 5 Stelle. La notizia, al momento smentita, è che Prodi abbia chiamato Gianroberto Casaleggio, “guru del web” che ha fondato il Movimento con Grillo.
Nonostante la chiusura di Grillo, quindi, Bersani ci prova. Almeno, così dicono. Perché, se l’alleanza con Grillo è difficile, quella con Berlusconi per ora non è proprio presa in considerazione. Scrive Bei: “Dai tempi della Bicamerale del ’96 ne abbiamo prese fin troppe di fregature dal Cavaliere”, avverte un fedelissimo di Bersani come Stefano Fassina.
Il ragionamento che c’è alla base è semplice: se ci alleiamo con Berlusconi per un anno, quando torniamo a votare Grillo rivendicherà l’inciucio e farà il pieno di voti.
Dino Martirano sul Corriere della Sera scrive che addirittura sarebbero pronti 8 punti da proporre al Movimento 5 Stelle:
1) legge elettorale;
2) taglio dei costi della politica e riduzione del numero dei parlamentari;
3) conflitto di interessi;
4) nuova legge anticorruzione che recuperi i contenuti stralciati, su pressione del Pdl, dalla legge Severino: reato di autoriciclaggio, pene più severe per il falso in bilancio e nuovo reato voto di scambio;
5) riduzione delle spese militari;
6) rimborso dei crediti vantati dalle aziende nei confronti dello Stato;
7) esenzione Imu per la prima casa fino a 500 euro;
8) interventi urgenti per l’occupazione e la crescita.
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