ROMA – Poche “favole” ma un programma che prevede la cancellazione delle leggi ad personam e una redistribuzione del carico fiscale con una patrimoniale sopra il milione e mezzo di euro cercando di riequilibrare in parte il gettito dell’Imu. Pier Luigi Bersani illustra a Ballarò il suo programma e punta, ancora una volta, sulla concretezza.
‘E’ vero – spiega il leader del Pd – che l’Imu è già una patrimoniale ma non è abbastanza progressiva. Io vorrei una progressività maggiore alzando la detrazione per i più deboli intorno ai 500 euro. Nel prossimo anno non saremo in condizione di ridurre le entrate dell’imu ma potremmo fare un riequilibrio caricando sui possessori di grandi patrimoni immobiliari. Immagino che a fronte di una detrazione del 5% dobbiamo caricare con un’imposta personale sui detentori di grandi patrimoni immobiliari dal valore catastale di 1,3-1,5 mln”.
Sulle leggi ad personam, Bersani è chiaro: ”Le cancelleremo. Ce n’è un certo tot, la Cirielli va cancellata, la Gasparri da modificare…insomma ce ne è un po’, finché c’è la persona”.
Quindi Bersani ribadisce la linea della collaborazione con Mario Monti escludendo, però, che possa essere il professore l’inquilino di Palazzo Chigi: ”Non è possibile che alla fine decide chi ha preso meno voti, sarebbe inaccettabile. L’Italia ha diritto che governi chi ha preso il 51% per avere un programma preciso di riforme ma certo bisogna ragionare come avesse il 49%”.
Infine da Bersani l’appello al “voto utile”: ”Tutti i voti vanno bene ma poi c’e’ la matematica e noi siamo i soli in condizione di battere la destra. Indebolire noi è un gioco masochista”. Anche perché, è la tesi del leader del Pd, “Berlusconi non corre per vincere ma per azzoppare la vittoria del Centrosinistra”.
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