ROMA – ”Dobbiamo arrivare subito ad un’intesa” sulla riforma del mercato del lavoro ”perche’ la gente e’ preoccupata e fare dell’allarmismo e’ sbagliato” ma l’ipotesi di sostituire la cassa integrazione straordinaria con un sussidio di disoccupazione non va bene: lo dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, intervistato al Gr3 Rai, a poche ore dal nuovo incontro delle parti sociali con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero.
Sulla cigs ”non e’ questo che e’ emerso nelle riunioni, anche l’ultima, a Palazzo Chigi. Spero che sia solo una digressione che ha prodotto un effetto mediatico falso perche’ col governo ci eravamo detti che tutto il sistema di ammortizzatori sociali sarebbe rimasto in piedi. Spero che il Governo mantenga la parola data”.
E sull’art.18, il segretario generale della Cisl ribadisce: ”Siamo contrari all’abolizione, siamo disponibili ad una ridefinizione per renderlo piu’ efficiente come per esempio arrivare a cause molto piu’ veloci. Spero che il Governo mantenga il senso di responsabilita’ che chiede a noi”.
Bonanni torna anche a rilanciare la necessita’ che il Governo ”si sbrighi a fare un patto complessivo su tutto con noi: sul fisco, sull’energia, sulla Pubblica amministrazione e su ogni altro fattore che riguarda lo sviluppo. Noi dobbiamo riorganizzare il mercato del lavoro ma dobbiamo anche creare le premesse perche’ il lavoro ci sia”.
Alla trasmissione ‘Che tempo che fa’, su Rai 3, Fabio Fazio ”chiama solo la Cgil. L’esempio di un modo errato di intendere il servizio pubblico in Italia”. E’ questo un passaggio dell’intervista rilasciata dal segretario della Cisl Raffaele Bonanni al Secolo XIX su quelle che lo stesso Bonanni definisce ”le rigidita’ della Fiom” in merito all’art. 18 e alla Cassa Integrazione.
”L’atteggiamento di Fazio – ha detto Bonanni – mostra come negli ultimi tempi si stia assistendo ad un degrado di intendere il servizio pubblico in Italia. La Rai dovrebbe garantire la possibilita’ di esprimere tutte le opinioni ma questo non accade”.
Bonanni e’ poi intervenuto sulla posizione della Cgil in merito ad art. 18 e cassa integrazione: ”Non intendo che si ripeta per l’art. 18 quel che successe con le pensioni. Non vorrei che questo atteggiamento verbalmente rigido si trasformi in una Waterloo per l’art. 18”.