Brambilla mania: galera per chi mangia i conigli

Brambilla mania: galera per chi mangia i conigli
Brambilla mania: galera per chi mangia i conigli

ROMA – Non basta in questi giorni l’anatema animalista sugli agnelli e su quanto sia “criminale” mangiarli a Pasqua.  Ora arriva anche la proposta di equiparare i conigli ai cani e di richiudere in carcere, tenendocelo per due anni, chi si azzarda a mangiarli. Autrice della proposta la “recidiva” Michela Vittoria Brambilla, la stessa che tempo fa aveva cercato di far mettere al bando in Italia la macellazione dei cavalli. 

La formula è sempre la stessa: far diventare il coniglio un “animale da affezione”. Ovvero la categoria in cui rientrano fondamentalmente cani e gatti. Se coniglio diventa animale da salotto sparisce dalle tavole di chi lo apprezza più alla cacciatora che in casa. Ci restano altre specie: le mucche, i polli. Che avrebbero diritto di protestare  in attesa di una proposta di legge ad hoc della Brambilla.

Forza Italia, però, ne fa una “battaglia” politica vera, con tanto di comunicato stampa.

I conigli -sottolinea Brambilla – meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare”.  E chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni” rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa da 1.000 a 5mila euro per ciascun animale.

 

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