Un medico per curare i mali della Calabria. Questa l’ultima idea di Silvio Berlusconi che, per la guida della Regione, sta pensando a Bernardo Misaggi, 55 anni, primario di chirurgia vertebrale all’istituto Pini di Milano.
Il medico è lo specialista che, nel 2004 ha operato al femore “mamma Rosa” e il presidente del Consiglio potrebbe ringraziarlo con la guida della Regione, anche a costo di sollevare l’ennesimo caso nel Pdl.
Misaggi è un forzista della prima ora. Iscritto al partito dal 1993, il medico, che ha parlato con Berlusconi ad Arcore qualche giorno fa, è pronto ad accettare l’incarico senza riserve: «Gli ho detto che sarei orgoglioso di servire la mia terra. Tra una battuta sul Milan e sulla sanità, abbiamo avuto modo di parlare anche di Calabria. E lui mi è sembrato entusiasta di questa mia scelta».
Ma la candidatura di Misaggi implica il “siluramento” di Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, uomo di provenzienza An, considerato sino a ieri un nome intoccabile nel Pdl tra i tanti candidati alle prossime Regionali. Lo scontro, l’ennesimo tra anime forziste e aennine, sembra inevitabile. Su Scopelliti, infatti, si erano esposti in tanti, a cominciare da Maurizio Gasparri che, secondo il Corriere della Sera, sulla questione minaccia le dimissioni e Ignazio La Russa che sta facendo pressioni su Berlusconi per scongiurare la “minaccia Misaggi”.
Ma lo scontro sembra inevitabile e, soprattutto, voluto: in Calabria è già operativo un comitato elettorale in favore del medico. Gli slogan sono quelli che hanno fatto la fortuna delle origini di Forza Italia. Parole d’ordine come “stop ai professionisti della politica” visti, sempre, come il primo di tutti i mali.
Promette tante novità Misaggi, a cominciare da una reale politica del turismo. Lo slogan, però, non sembra originalissimo: «Yes we can» è qualcosa di già sentito e, soprattutto, pare portare più fortuna all’estero che in Italia.