MILANO – La procura di Milano si sta muovendo per bloccare lo yatch di Riccardo Bossi ormeggiato in un porto tunisino e che, secondo le indagini, sarebbe stato acquistato attraverso un’appropriazione indebita dell’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. Sono avviati contatti tra investigatori italiani e tunisini per una rogatoria.
Secondo le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini e condotte dalla Gdf milanese, lo yacht del valore di 2,5 milioni di euro sarebbe stato acquistato attraverso un prestanome, Stefano Alessandri, anche lui – pare – pilota di rally, passione che condivide con Riccardo, primogenito del Senatur, Umberto Bossi.
Da quanto si apprende dall’Ansa, Alessandri avrebbe aperto nel dicembre 2007 una società con base in Gran Bretagna, la “Stella Luxury Charter Limited”, con un capitale di un milione e 172mila sterline. Società che, stando agli accertamenti degli inquirenti, sarebbe stata utilizzata nei mesi successivi per l’acquisto della yacht Stella, che è ormeggiato a Port El Kantaoui nella costa orientale della Tunisia.