ROMA – Compravendita dei senatori, il capogruppo dei senatori del Pd, Luigi Zanda, difende il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha deciso di far costituire il Senato parte civile nel processo a carico di Silvio Berlusconi.
“A Napoli si sta svolgendo un processo per fatti gravi. Il Tribunale ha individuato un danno del Senato poiché, dopo accertamenti e confessioni note anche all’opinione pubblica, ha rinvenuto cambiamenti della collocazione politica di alcuni senatori avvenuti per scambio di denaro. Ebbene questa è una considerazione molto seria. Se poi, a seguito di tali gravi indizi, il Tribunale interpella il Presidente Grasso dichiarando che esiste una lesione ai danni del Senato e chiede al Presidente, nelle sue attribuzioni e responsabilità, di esprimersi sulla costituzione del Senato come parte civile, cosa avrebbe dovuto fare Grasso? Il suo dovere da Presidente dl Senato e lo ha fatto”.
Zanda ricorda che non esistono precedenti simili al caso in esame al Tribunale di Napoli. E aggiunge:
“Il Presidente Grasso, all’inizio della riunione del Consiglio di Presidenza di mercoledì 5 febbraio, ha comunicato che la decisione sarebbe stata nella sua responsabilità ma riteneva necessario conoscere le opinioni e le argomentazioni dei componenti del Consiglio di presidenza, che infatti non ha votato. Non strumentalizziamo il comportamento lineare tenuto dal Presidente, facendo diventare maggioranza numerica un espressione di pareri cui non è seguito nessun voto e che, quindi, pareri sono rimasti”.
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