ROMA – Il Pd regge, almeno quando guarda a sinistra e la prova sono le elezioni comunali del 6 e 7 maggio. Sembra sempre più sbiadita così la foto del pidiellino Angelino Alfano insieme al pd Pier Luigi Bersani e al leader centrista Pierferdinando Casini, quella di Abc e ritrova colore -almeno per gli elettori- quella di Vasto dei democratici uniti all’Idv di Di Pietro e al leader di Sel, Nichi Vendola.
Così, mentre il Pdl si rassegna alla débacle delle urne, il Partito democratico deve fare i conti con la mezza sconfitta di Palermo (dove il centrosinistra si è spaccato: il Pd ha sostenuto Fabrizio Ferrandelli e l’Idv Leoluca Orlando che però non si era presentato alle primarie), ma con i buoni risultati di Genova, dove l’outsider Marco Doria tiene testa a Musso con diversi punti di stacco, e quello di Parma, dove Vincenzo Bernazzoli (appoggiato da Pd, Idv, Sel, Comunisti italiani e liste civiche) deve fare i conti al ballottaggio con il grillino Federico Pizzarotti.
”Dal voto emerge un nettissimo rafforzamento del Pd e del centrosinistra, uno tsunami nel centrodestra e un’avanzata di Grillo”, ha commentato ikl segretario del Pd Pier Luigi Bersani. ”I nostri elettori hanno compreso la scelta di sostenere il governo Monti e quindi noi interpretiamo il voto come uno stimolo per rafforzare la nostra posizione magari sottolineando che l’azione di governo va rivolta alla situazione sociale”, ha aggiunto con una personale lettura dei risultati. Guardando al Pdl ha aggiunto: ”Alfano molto correttamente ha sottolineato la sconfitta del Pdl. Capisco la riflessione non banale ma mi auguro che non ne derivi un danno per il Paese”.