ROMA – Il dl Lavoro è legge: la Camera l’ha approvato la mattina del 15 maggio con 279 sì e 143 no. Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro alla Camera, ha dichiarato: “Ora spostiamo l’attenzione a delega e capisaldi del decreto”.
Dopo l’approvazione del decreto del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, Damiano ha dichiarato:
“Il decreto legge Lavoro mantiene inalterata nella sua formulazione finale la sostanza delle correzioni apportate in prima lettura alla Camera. Questo per il Pd è un elemento di grande soddisfazione perché, nonostante i proclami del Nuovo Centrodestra, non si è tornati al testo originale”.
Damiano ha poi aggiunto:
“Ora l’impegno si sposterà sul tema della delega e sui suoi capisaldi essenziali, come il contratto di inserimento a tempo indeterminato, per il quale dovrà valere a regime anche la tutela dell’articolo 18 e sugli ammortizzatori sociali, che andranno estesi anche ai lavoratori precari. Noi siamo infatti d’accordo su questa tipologia contrattuale, a condizione che si preveda una prova lunga e che, terminato quel periodo, ci sia una stabilizzazione”.
Maurizio Sacconi, di Ncd, ha commentato da Facebook:
“Dl lavoro, tutto è bene quel che finisce bene. Da oggi ogni datore di lavoro è più libero. Ora, sulla base dei contratti fatti o su quelli da fare, ad ogni livello, gli stessi vincoli rimasti possono risultare attenuati”.
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