MILANO – Il presidente della Regione Piemonte non può partecipare all’incontro di domenica fissato dal presidente del Consiglio Monti, perché già impegnato con il parlamento padano. E si lamenta, accusando Monti per lo “sgarbo istituzionale”. ”Non si agisce così, è una provocazione, uno sgarbo istituzionale. Noi avevamo dato ampia e completa disponibilità – ha spiegato – poi è stata fissata a caso, ma evidentemente non a caso, questa iniziativa, una vera provocazione”.
Quindi, secondo Cota, la convocazione delle parti sociali in un giorno festivo, l’accelerazione sui tempi, il supplemento di impegno, costituiscono una ferita, una limitazione ai diritti dei padani. Non sapevamo che il parlamento padano fosse un’istituzione, nessuno se ne era accorto. Si sa che si trova a Villa Bonin a Vicenza, in via dell’Oreficeria 21. Il presidente attuale è Roberto Maroni. Anche l’altro governatore leghista, Luca Zaia, non andrà a Roma, visto che il vertice è solo un atto formale dove agli interlocutori non è data la possibilità di replicare o fare proposte.
Zaia lo ha deciso in piena autonomia, da Via Bellerio non sono arrivate indicazioni. A proposito, via Bellerio, sede della Lega a Milano, va considerata anche la sede del Governo Padano?