L’inchiesta sulla “cricca P3” ha coinvolto il ceto giudiziario fino ai suoi piani più alti, ma ora che è arrivato il momento di “fare pulizia” tra i giudici chiamati in causa, Paolo Flores D’Arcais dice che il presidente Napolitano vuole “mettere il bavaglio al Consiglio Superiore della Magistratura”.
Infatti il Csm, organo che dovrebbe adottare provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati, avrebbe dovuto riunirsi per decidere come comportarsi nei confronti di quei giudici che, stando alle intercettazioni e alle carte dell’inchiesta, avrebbero deciso di votare per l’elezione di Alfonso Marra a capo della Procura d’Appello di Milano dopo aver ricevuto pressioni dalla “cricca” (in particolare da Pasquale Lombardi).
Adesso, come racconta Flores D’Arcais, Napolitano avrebbe mandato una lettera di monito al Csm. Ma, spiega il direttore di MicroMega, “non per scoprire e sanzionare” queste “mele marce”, “senza guardare in faccia a nessuno”, come “dovrebbe essere il compito del Csm”.
Invece, sottolinea Flores D’Arcais, “nella sua lettera il presidente Napolitano è infatti tassativo: bisogna stare ‘bene attenti a non gettare in alcun modo ombre sui comportamenti di quei consiglieri che ebbero a pronunciarsi liberamente, al di fuori di ogni condizionamento, su quella proposta di nomina concorrendo alla sua approvazione'”. In pratica, il contrario rispetto a quello che avrebbe dovuto essere “l’alto monito” del capo dello Stato.