Decadenza, Giunta in notturna. Il Pdl: se cade il governo è colpa del Pd

Decadenza, Giunta in notturna. Berlusconi convoca i suoi: strappo domani?
Decadenza, Giunta in notturna. Berlusconi convoca i suoi: strappo domani?

ROMA –  Decadenza, Giunta in notturna. Berlusconi convoca i suoi domani: è l’ora X? La battaglia in Giunta ricomincia  alle 20. Il muro contro muro tra Pd-5 Stelle da una parte e Pdl dell’altra segnala plasticamente come la maggioranza del governo di larghe intese (davvero in bilico) si sia sfaldata fino a prefigurarne un’altra potenziale. E il Pdl continua a rigirare la frittata con dichiarazioni che hanno tutte un punto in comune: se cade il governo la colpa è del Pd che “elimina” Berlusconi dal gioco.

In serata il capogruppo Pdl Renato Schifani usava toni durissimi per un ex presidente del senato: “Il Pd ha preparato in Giunta una camera a gas, altro che plotone di esecuzione”. E oggi tocca al segretario Alfano: “Siamo esterrefatti per il comportamento del Partito Democratico, ieri, in Giunta. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese”.

Oggi alle 20 è fissata la nuova seduta: le minacce del Pdl potrebbero concretizzarsi dopo il voto sulle pregiudiziali di stasera, non prim, con il ritiro dei senatori dalla giunta, come pure era stato ventilato. Se il Pd vota contro Berlusconi il governo cade, ribadisce il Pdl con Renato Brunetta: mercoledì è stata convocata la riunione dei gruppi parlamentari Pdl alla presenza dello stesso Berlusconi che in quella sede prepara lo strappo finale con il governo.

Tre pregiudiziali più una inedita. “Dovrebbe esserci una quarta questione pregiudiziale che ci ha anticipato oggi un senatore”. La novità l’aveva  introdotta il presidente della Giunta delle Immunità Dario Stefano non precisando oggetto ed estensore.

La quarta pregiudiziale sulla decadenza di Berlusconi sarà presentata stasera da Lucio Malan e riguarda la presunta amministratività della misura della decadenza, che secondo il senatore ha invece valore penale perché è afflittiva tanto quanto il carcere. Un altro punto riguarderà la riabilitazione dell’imputato.

“Domani – aveva spiegato Stefano – affronteremo alle 20 solo le questioni pregiudiziali e non abbiamo ancora preso in considerazione la proposta su cui dovremo esprimerci”. “Se ci sono singoli parlamentari che dichiarano di non essere pronti alla discussione la Giunta ne terrà conto” afferma Stefano con Schifani che commenta: “il suo è un atto di resipiscenza”. Stefano sostiene che la Giunta “spesso si riunisce alle 20” e pronto replica Schifani: “Sì è vero ma non c’è un orario di chiusura e si va avanti ad oltranza”. Il presidente della Giunta si appella a Schifani ricordando il suo ruolo come presidente del Senato e chiede una atteggiamento meno polemico. Il capogruppo del Pdl lo interrompe: “allora eviti la seduta notturna”.

Il voto di stasera in Giunta sulle pregiudiziali. Il Pdl chiede il rinvio, un supplemento di indagine conoscitiva per aspettare istruzioni e pareri a seguito dei ricorsi presentati incentrati sui dubbi di applicazione della legge Severino, dalla retroattività (non si applica alle sentenze penali) al rispetto dei diritti dell’imputato (dove può ricorrere Berlusconi in Giunta?), fino alla compatibilità della decadenza con le leggi europee (due pregiudiziali riguardano l’interlocuzione e l’attesa di delucidazioni dalla Corte dei diritti dell’uomo a Strasburgo e dalla corte di Giustizia Ue di Bruxelles, la terza pregiudiziale investe la Corte Costituzionale). Pd.5 Stelle vogliono accelerare e votare subito le pregiudiziali, il Pdl voleva aspettare l’esito dei ricorsi. Intanto bisognerà nominare un altro relatore che sostituisca Andrea Augello.

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