Deputata M5s: “Come in 1984 di George Orwell”. Casaleggio è il Grande Fratello?

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Gianroberto Casaleggio: è il Grande Fratello di Beppe Grillo?

Per i deputati e senatori del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo ha instaurato un clima di sospetto che fa sembrare di

“essere dentro 1984 di George Orwell. C’è un doppio pensiero, una manipolazione della realtà che diventa interpretazione arbitraria”.

Le parole sono attribuite a una anonima parlamentare grillina da Annalisa Cuzzocrea, che per i lettori di Repubblica racconta i tormenti e gli spasimi di assestamento del M5s. Il titolo sintetizza:

“Basta trattarci da traditori, è come in Orwell”. La rabbia dei parlamentari contro l’aut aut sulla diaria. Grillo: o vittoria o barricate.
Secondo Repubblica,
“in Parlamento, checché ne dica il capo, c’è molto fuoco sotto la cenere di una decisione che si è voluta far passare per unanime. Perché è vero che un voto non c’è stato, all’assemblea dei parlamentari 5 stelle di lunedì sera. Si è discusso però e molto, e ad alta voce – anche se dopo tre ore in cui un consulente del lavoro faceva simulazioni Inps e Irpef non tutti hanno retto: sono rimasti in 70 su 163, a parlare di diaria. Gli altri sono andati a cena”.
Illuminanti alcuni degli interventi citati.
Alessandro Furnari, da Taranto:
“ha scritto e raccontato ai giornalisti cose che non sono piaciute: «Il mio problema non è economico, il problema è che Beppe Grillo viene qui con Filippo Pittarello della Casaleggio Associati a dirci che facciamo la cresta. Avrei preferito che dicesse: abbiamo cambiato idea sul contratto che avete firmato, e su spinta della base vi chiediamo di prenderne atto. E invece, ci ha trattati come fossimo noi ad infrangere un patto».
Walter Rizzetto, friulano (“una delle menti più acute del Movimento”:
«Accetterò la decisione di questa assemblea, che però è una seconda decisione, perché noi avevamo già scelto diversamente sul forum».
 Riccardo Fraccaro:
«Quello era un mandato esplorativo».
Rizzetto:
«Dopo quello che ha detto Crimi da Lucia Annunziata, dopo il post sul blog, è curioso pensare che qualcuno oggi abbia voglia di alzare la mano a dire “non ci sto”. Mi basterebbe che d’ora in poi sparissero dal vocabolario parole come black list, pezzi di merda, traditori. E vorrei che qualcuno ci spiegasse da dove viene il documento che Grillo ritiene che abbiamo firmato e che io invece non ho mai visto».

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