ROMA – Il governo chiederà la fiducia al Senato sul decreto legge Lavoro. Ad annunciarlo è Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, che ha ottenuto la sospensione di 20 minuti dei lavori al Senato per presentare il testo del maxi-emendamento. Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, è sicuro: “Ce la faremo”. I sindacati non celano il malcontento per quello che definiscono un “peggioramento di un testo che creerà solo precari”, mentre il Movimento 5 stelle parla di “democrazia abolita” nella presentazione del “precari act“.
Il testo del dl Lavoro prevede diverse novità tra cui sanzioni per le aziende che sforano il 20% di dipendenti a tempo determinato, ma senza introdurre l’assunzione obbligatoria, e nuove regole per l’apprendistato con limite di rinnovo di 5 contratti in 3 anni. La prima chiama del voto di fiducia sul dl Lavoro all’esame dell’Aula del Senato è prevista per le 16.30, ma potrebbe anche essere anticipata di circa un’ora perché la maggioranza potrebbe rinunciare a intervenire, come riferito capogruppo di Fi al Senato Paolo Romani al termine della conferenza dei capigruppo. L’Aula riprenderà alle 13 e poi dalle 15 inizieranno le dichiarazioni di voto.
Repubblica fa il conto dei numeri al Senato:
“Considerato piuttosto scontato il “sì” dei senatori dell’Ncd (Alfano ha definito l’ultima versione del decreto “con tanto Marco Biagi”) e di Scelta Civica, i maggiori problemi per il governo (che al Senato ha una maggioranza piuttosto risicata, che si aggira sui 6-7 parlamentari) potrebbero venire dalla minoranza di sinistra del Pd, che però al suo stesso interno sembra divisa, visto che l’ex ministro Cesare Damiano ha lodato il testo uscito dalla Commissione in Senato, a differenza di Stefano Fassina”.
Le reazioni dei sindacati parlano di riforma che creerà ancora più precari, come dichiarato da Susanna Camusso, segretario della Cgil:
“Peggiora un testo che era già costruito male, creerà sempre più precarizzazione”.
Mentre Raffaele Bonani, segretario della Cisl, dichiara:
“Il governo se ne frega dei lavoratori”.
Per Maurizio Buccarella, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama, si parla di “democrazia abolita”:
“Il ministro Boschi arriva inaspettatamente in aula in Senato per presentare, in barba a tutto il lavoro svolto in Commissione e in Parlamento, un maxi emendamento su cui il governo chiederà la fiducia sul job act rinominato ‘precari act’. Ancora una volta il Parlamento viene espropriato di ogni funzione, hanno abolito la democrazia e il dibattito parlamentare”.
Ottimista invece il ministro Poletti, che ha dichiarato:
“Faremo in tempo. C’è l’esigenza di stare dentro i tempi. Io credo che se oggi il Senato chiuderà la discussione, la prossima settimana la Camera potrà calendarizzarlo e quindi siamo tranquillamente dentro i tempi di conversione”.
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