Alessandro Sallusti, Daniela Santanché e Vittorio Feltri vorrebbero fondare una società per rilevare il Giornale.
Lo annuncia lo stesso Sallusti, vicedirettore del quotidiano della famiglia Berlusconi. “Mi risulta che ci sia un’intenzione seria di aprire il Giornale al mercato, soprattutto in presenza di conti che stanno dando segnali molto interessanti di risanamento e che nel giro di un anno saranno, ci auguriamo, risanati, ha detto a CNRmedia.
Sallusti si riferisce a quanto ha annunciato Silvio Belrusconi durante la direzione nazionale di Forza Italia: in quell’occasione Gianfranco Fini aveva ricordato “l’attacco mediatico” a cui era stato sottoposto nei mesi precedenti da parte di “giornali di proprietà di stretti parenti” (riferendosi a Paolo Berlusconi, fratello del premier, ndr), e aveva sottolineato che “sono gli editori che pagano i direttori”.
In risposta a Fini, Silvio Berlusconi aveva detto di aver chiesto al fratello Paolo di metter in vendita il quotidiano, diretto da Vittorio Feltri.
Oggi è arrivato l’annuncio di Sallusti, che parla di una “squadra capitanata da Feltri” che comprende lo stesso Sallusti e il sottosegretario di Stato Daniela Santanché, a capo della concessionaria che cura la raccolta pubblicitaria per il Giornale.
Per Sallusti “è uno scenario possibile quello di legare questa squadra al Giornale attraverso una partecipazione azionaria. Naturalmente non è una decisione che dipende da me. Ed è ovvio che queste operazioni non riguardano il 20, o il 30 o il 40 per cento della proprietà. Sono azioni simboliche che però rendono motivante il lavoro che si sta facendo: questo credo possa essere uno scenario”.